LA GHIGLIOTTINA – Arzillo 88enne restituisce loculo al Comune: “Troppo presto”
L’appuntamento con la morte è inevitabile, certo, ma di questi tempi si può rimandare. Come nella storia della ghigliottina di oggi, quella di un arzillo vecchietto che ha restituito a Comune il loculo del cimitero, che aveva acquistato 18 anni fa, perché “oggi si muore più anziani”. L’iniziativa è di un anziano di 88 anni residente a Legnago, in provincia di Verona. La nicchia era stata acquistata nel camposanto di San Pietro, quando l’uomo aveva 70 anni e le concessioni delle tombe duravano 30 anni. “Visto che oggi l’aspettativa di vita si è allungata – ha fatto presente l’intraprendente pensionato – rischierei di finire nel loculo a 90 e passa anni, costringendo quindi i miei eredi a dover stipulare un nuovo contratto e quindi pagare ancora la tomba quando non ci sarò più. Non è giusto gravare i parenti di un defunto di quest’incombenza, specie in tempi di crisi”. Da qui l’intuizione geniale: il vecchietto ha deciso che si farà cremare, “così l’urna con le mie ceneri potrà essere collocata nell’altro loculo, sempre comperato 18 anni fa, dove riposa mia moglie da tempo. Non ha senso concedere per soli 30 anni un loculo. Il Comune dovrebbe rivedere il regolamento ed estendere le concessioni a 40 o 50 anni, come avviene in altri Comuni”. Non fa una piega, anche perché l’Italia è proprio un Paese per vecchi.
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