Attualità

Ora legale, Trump vuole abolire i due cambi all’anno

di Angelo Vitale -


Ora legale, quella di Donald Trump è una dichiarazione di guerra. “L’ora legale è scomoda e molto costosa per il nostro Paese”, ha scritto in un post su Truth Social. Poi, approfondendo, si capisce che il tycoon che rientrerà ufficialmente alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio è contrario ai due cambi di orario durante l’anno, intendendo ritornare all’idea che aveva sostenuto nel 2019: mantenere in modo permanente l’ora legale negli Stati Uniti. “Il Partito Repubblicano – ha scritto espressamente nel post – farà del suo meglio per eliminare l’ora legale, che ha un elettorato piccolo ma forte, ma non dovrebbe!”.
Il 3 novembre di 5 anni fa, un giorno dopo che la maggior parte del Paese aveva spostato in avanti le lancette dell’orologio, Trump espresse il il suo sostegno alla richiesta di passare in modo permanente all’ora legale. Era il tempo in cui le legislature statali di tutta la nazione stavano valutando di eliminare l’abituale pratica, mentre Arizona e Hawaii erano gli unici due Stati che non osservavano l’ora legale. Poi, nel 2022, il Senato aveva approvato all’unanimità e a sorpresa un disegno di legge del senatore Marco Rubio – oggi la scelta di Trump per la carica di Segretario di Stato — per rendere permanente l’ora legale. Un provvedimento che però era stato bocciato alla Camera. Il senatore Ed Markey, uno dei sostenitori del disegno di legge, di nuovo al fianco di Rubio due mesi fa per rinnovare una energica spinta a “bloccare il tempo”, ha voluto aggiungere le sue determinate parole con un appello dopo il post di Trump su Truth. “Cambiare l’ora non ha senso per un paese in movimento”, ha detto in una dichiarazione resa a Politico. “Ma abbiamo bisogno – ha aggiunto – di un’ora legale permanente: più ore di luce alla sera significano più ore per fare le cose”.
Il cambiamento, se attuato, avrebbe un impatto enorme, influenzando il modo in cui centinaia di milioni di persone iniziano e finiscono le giornate. Una netta inversione, visto che la maggior parte degli Stati spostano l’ora in avanti a marzo e indietro a novembre, nel tentativo di bilanciare la quantità di luce solare che le persone ricevono in un giorno.


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