Ad Atreju Orsini sulla filiera auto: 70mila posti di lavoro a rischio
Ad Atreju il pressing di Orsini per la filiera auto. “Credo che l’uscita di Tavares possa dare la possibilità, sia a Stellantis che a Elkann, di dimostrare che si vuole bene al Paese e all’Italia, sostenendo l’occupazione. Ci è piaciuto il segnale che è stato dato due giorni fa per il mantenimento della logistica e della firma del contratto di un anno per la logistica. Ora abbiamo la necessità di vedere che l’occupazione e la produzione in Italia incrementino. Dobbiamo mantenere la produzione in Italia, ci batteremo per questo”. Così Dire sul presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, dal palco della kermesse di FdI in corso a Roma ove ha espressamente guardato all’appuntamento del prossimo 17 dicembre – il tavolo al Mimit con il ministro Adolfo Urso ove il presidente di Stelantis si presenterà accompagnato da Jean Philippe Imparato, responsabile Europa del gruppo automobilistico – come la scadenza ove verranno verificati tutti i reali intenti per chiudere in modo positivo le interlocuzioni sul Piano Italia.
Con il Green deal – ha argomentato Orsini – si mettono “a rischio 270mila posti di lavoro in Europa e in Italia ne sono a rischio 70mila nella filiera” dell’automotive “eccellenza riconosciuta al mondo”. Ad Atreju il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha ricordato che “l’industria italiana ed europea sono vicine all’ambiente, l’Onu le ha dichiarate le migliori al mondo per le emissioni con un 7% di quelle totali” ricorda, sottolineando che “non è possibile regalare la tecnologia ai cinesi”. “Al centro va messa la neutralità tecnologica – ha aggiunto – , non si chiude una tecnologia per una norma”.
Alla kermesse di Fratelli d’Italia il presidente di Confindustria ha toccato pure uno dei tasti più dolenti dell’attuale scenario produttivo dell’automotive: “Non ci piacciono le fabbriche-cacciavite – ha detto -, con gli altri che arrivano in Italia portano le casse e le montiamo qua, dobbiamo mantenere l’occupazione nel Paese, è quello che vogliamo fare e sicuramente ci batteremo per questo”.
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