“La voce di Iside”: il coraggio dei giovani tra fragilità e rinascita
Nella sala stampa della Camera dei Deputati si è tenuta la presentazione del libro “La voce di Iside” della giornalista e scrittrice Claudia Conte.
La prima cosa che colpisce è la naturalezza e la comprensione innaffiata di dolcezza con cui vengono affrontate tematiche importanti legate alla fragilità e all’isolamento da parte di alcuni giovani soprattutto dopo la pandemia. La novità è che non si parla solo della problematica sociale attinente, ma anche e soprattutto della forza e della capacità dei giovani di trovare il coraggio e la volontà di reagire nonostante tutto.
Nel caso specifico trattato dal libro la reazione della protagonista avviene mediante l’avvicinamento al volontariato. Il messaggio è quindi chiaro: la nuova generazione è più forte e preparata di quello che si dice e si pensa e attività come quelle del terzo settore producono serenità non solo per chi riceve l’aiuto ma anche per coloro che lo concedono.
Innovativo anche l’intervento dell’onorevole Martina Semenzato la quale ha sottolineato come l’educazione al rispetto vada coltivata prima di tutto in famiglia, poi nelle scuole e solo alla fine tramite la politica. Coro unanime è quello di dare finalmente voce ai giovani che meritano e di non trattare solo casi di bullismo, violenza, isolamento perché magari fanno più notizia.
Concludendo, il libro di Claudia Conte affronta con una carezza un tema forte ma con la speranza che lo spirito interiore delle persone possa andare oltre il male soprattutto quando incontra il sorriso degli altri.
Mi piace a tal proposito sottolineare la scelta azzeccata del nome Iside, la sposa di Osiride, che dopo aver ritrovato il cadavere del marito gli dona nuova vita. Come a dire: possiamo farcela!
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