Sciopero generale, il Tar blocca Salvini: italiani ostaggi del caos
I giudici regalano agli italiani l’ennesimo venerdì nero di passione. E bocciano il tentativo di Matteo Salvini di limitare l’interruzione del servizio pubblico a 4 ore, anziché 24. Tanto che il ministro dei Trasporti, sul piede di guerra con i sindacati, ha dovuto alzare bandiera bianca. “Abbiamo fatto tutto il possibile per difendere il diritto alla mobilità degli italiani. Per l’ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice del Tar del Lazio”, ha detto il vicepremier. Il motivo del contendere è stata la precettazione allo sciopero generale indetto dai sindacati di base, firmata da Salvini per salvare il penultimo venerdì prima del Natale ai cittadini, riducendo da 24 ore a 4 la protesta e garantendo così il diritto a manifestare. I sindacati non hanno però gradito “l’intromissione” del vicepremier e si sono rivolti al Tar, che ieri ha annullato l’ordinanza del titolare dei Trasporti.
“I richiamati disagi discendenti dallo sciopero appaiono riconducibili all’effetto fisiologico proprio di tale forma di astensione dal lavoro, né emergono le motivazioni in base alle quali i disagi eccederebbero tale carattere, tenuto conto della vincolante presenza di fasce orarie di garanzia di pieno servizio”, si legge nel dispositivo. Inoltre “sono positivamente riscontrabili i presupposti di estrema gravità e urgenza per la concessione della richiesta tutela cautelare monocratica, tenuto conto dell’imminenza della data dello sciopero, come proclamato, e l’irreversibilità del pregiudizio che deriverebbe dall’esecuzione della gravata ordinanza di precettazione, non altrimenti riparabile, con conseguente vanificazione della stessa tutela giurisdizionale”.
Il ministro Salvini, già nei giorni scorsi, in un messaggio su X aveva spiegato i motivi che lo avevano portato a prendere la decisione di precettare lo sciopero: “Ho firmato l’ordinanza per ridurre a 4 ore lo sciopero dei trasporti previsto per questo venerdì. Il doveroso diritto alla mobilitazione deve rispettare anche il diritto alla mobilità di lavoratori, cittadini, studenti e persone in cura, specialmente in un periodo critico come quello pre-natalizio. Serve buon senso”. Nulla da fare, oggi in piazza torneranno le contestazioni. Con buona pace dei sindacati. In una nota l’Usb esprime soddisfazione: “Lo sciopero è generale, regolare e legittimo e durerà 24 ore anche nei trasporti. Per una volta vincono i lavoratori e vince la democrazia. È quindi smentita l’arroganza del ministro Salvini. Domani (oggi, ndr) sarà una bella giornata per la democrazia”. Ma non per quegli italiani ormai ostaggio dei richiami alla rivolta sociale.
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