Irpef, rinviato il taglio delle seconda aliquota
Il governo ha individuato alcune modifiche alla legge di bilancio, pur mantenendo i vincoli relativi alle risorse limitate. Niente taglio dell’Irpef per ora, con la misura che resta nel mirino ma che è stata rimandata al “consolidamento dei conti”. Tuttavia, sono previsti aggiustamenti su due misure chiave: l’innalzamento a 35mila euro (rispetto ai 30mila attuali) del tetto per la flat tax sui redditi dipendenti, sostenuta dalla Lega, e un’Ires premiale per le imprese che reinvestono e assumono, voluta da Forza Italia e dal mondo imprenditoriale. L’Ires potrebbe scendere tra 3 e 5 punti percentuali, con un costo massimo stimato di 400 milioni di euro, coperto in parte da banche e assicurazioni. Fratelli d’Italia ottiene invece la flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri e una riduzione del minimo contributivo per artigiani e commercianti. Rimangono invece bloccati i piani per ridurre dal 35% al 33% la seconda aliquota Irpef. Tra le altre novità, l’esenzione dalla stretta sul turn over per forze dell’ordine, enti locali, personale Ata e ricercatori, oltre al riconoscimento di sostegno economico agli specializzandi non medici, che include professionisti come odontoiatri, psicologi e veterinari. La Lega, pur dovendosi arrendere (almeno per ora) sul taglio del canone Rai, ha ottenuto l’annullamento delle multe per chi non ha rispettato gli obblighi vaccinali durante la pandemia, con un rimborso per chi le ha già pagate. Sul fronte sociale, Noi Moderati spinge per misure a sostegno delle famiglie, come un voucher per le scuole paritarie e l’aumento delle detrazioni per spese scolastiche da 500 a 8mila euro. Altra proposta in discussione è una “dote familiare” di 500 euro per attività extrascolastiche. Il dibattito parlamentare entrerà adesso nel vivo e ci saranno nuove riunioni prima di entrare nella fase delle votazioni. Sul fronte delle opposizioni, invece, si discute sull’uso di una quota limitata di risorse (50 milioni su 120 disponibili) per proposte condivise. Tuttavia, non è certa una strategia unitaria, con il M5S che potrebbe differenziarsi dalle altre forze e provare a forzare la mano sui propri emendamenti.
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