Politica

Milleproroghe, via libera dal cdm

di Giuseppe Ariola -


Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Milleproroghe, che come ogni anno proroga scadenze normative e fiscali, introducendo misure di semplificazione e supporto in vari ambiti. Il testo, più snello rispetto alle edizioni precedenti, sarà esaminato dal Parlamento dopo la legge di bilancio. Tra le novità principali, è previsto lo stop definitivo alle multe per chi non si è sottoposto alla vaccinazione anti-Covid. Le sanzioni già irrogate vengono annullate, ma non sono previsti rimborsi per chi ha già pagato. Inoltre, lo scudo erariale per gli amministratori pubblici è esteso fino al 30 aprile 2025. Questa norma, in scadenza a fine anno, limita la responsabilità dei funzionari ai soli casi di dolo, garantendo maggiore tutela nelle decisioni amministrative. Sul fronte della prevenzione dei danni da calamità naturali, le imprese avranno tempo fino al 31 marzo 2025 per sottoscrivere polizze assicurative obbligatorie per terreni, fabbricati, impianti e macchinari. In ambito sanitario, si proroga al 2025 la possibilità di reclutare medici specializzandi dal secondo anno di formazione e laureati abilitati, anche senza specializzazione, per far fronte alla carenza di personale medico. La gestione dell’istruttoria sui Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) sarà trasferita al Dipartimento per gli Affari Regionali, con scadenza al 2025, mantenendo validi i lavori già svolti dal Comitato tecnico coordinato da Sabino Cassese. Prorogato anche il periodo transitorio per l’assegnazione del cinque per mille dell’Irpef alle Onlus, che potranno accedervi fino al 2025.

Sul versante economico, con il Milleproroghe slitta al 30 novembre 2025 la scadenza per l’alimentazione del Registro Nazionale Aiuti di Stato relativo alle misure straordinarie adottate durante l’emergenza Covid. La registrazione delle agevolazioni straordinarie, come quelle legate all’Imu, resta sospesa. Nel settore turistico, le imprese turistico-ricettive avranno tempo fino alla fine del 2025 per completare interventi di potenziamento dell’offerta, beneficiando di un credito d’imposta fino all’80% delle spese. Infine, prorogata al 31 marzo 2025 l’erogazione di fondi ai comuni delle aree sciistiche dell’Appennino, sostenendo così i territori montani. Il decreto include, dunque, misure mirate a garantire continuità e flessibilità a imprese, amministrazioni e cittadini, in un quadro che guarda al superamento delle criticità legate alla pandemia e alla ripresa economica e sociale del Paese.


Torna alle notizie in home