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Fermato il sospetto killer del ceo: si chiama Luigi Mangione

di Angelo Vitale -


E’ stato identificato il sospetto killer del ceo ucciso a New York, ha 26 anni e si chiama Luigi Mangione, un’identità che appare riconducibile ad un’origine italiana del fermato. L’uomo è stato trovato in possesso di una pistola simile a quella dell’omicidio e aveva anche “un manifesto”, una pistola con silenziatore e quattro documenti di identità falsi, oggetti che la polizia ritiene determinanti per questo fermo. Lo rivela il New York Post che riferisce come la polizia di Altoona in Pennsylvania abbia proceduto al fermo di un uomo in relazione all’assassinio del ceo di UnitedHealthcare Brian Thompson a Manhattan il 4 gennaio. Significativo che l’uomo sia stato trovato in possesso di una pistola simile a quella usata nell’omicidio e che abbia tentato di usare un documento falso in un McDonald’s, hanno detto fonti della polizia citate dal New York Post.

Gli investigatori della polizia di New York stanno ora raggiungendo la zona del fermo. Sabato le autorità di New York avevano diffuso altre due foto, una delle quali scattata in un taxi. In entrambi i casi il volto del ricercato era coperto da una mascherina chirurgica azzurra. La polizia aveva anche annunciato il contenuto dello zaino che il killer avrebbe abbandonato a Central Park prima di lasciare Manhattan: all’interno c’erano un giaccone Tommy Hilfiger e dollari falsi del Monopoli.

Secondo il Nyp il sospetto killer è un ex studente della Ivy League anticapitalista, che si ispirava alle citazioni online di “Unabomber” Ted Kaczynski, che si scagliava contro la comunità medica del Paese. Secondo alcune fonti, Mangione, tra i migliori studenti dei suoi corsi universitari, è stato sorpreso dagli agenti con un “manifesto” che sembra elencare le lamentele contro il settore sanitario, tra cui l’acquisizione di enormi profitti e i suoi presunti loschi motivi.


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