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Roma, entro il Giubileo riapre… Notre-Dame

di Eleonora Ciaffoloni -


Dopo soli cinque anni di lavori, di ristrutturazioni, di ridefinizione urbanistica, la più importante cattedrale della capitale è stata rimessa a nuovo, riaperta e inaugurata lo scorso weekend. No, non parliamo di Roma, bensì di Parigi e della messa a nuovo di Notre-Dame, che era stata distrutta da un incendio nell’aprile del 2019. Un lavoro da 700 milioni di euro in cui sono stati messi in campo circa duemila artigiani tra muratori, falegnami, restauratori di dipinti e organi. Una ricostruzione su cui non daremo un giudizio sulla buona o cattiva riuscita, bensì la utilizzeremo per fare una piccola comparazione con quanto accade in un’altra capitale, la nostra. Roma fa il conto alla rovescia, al Giubileo mancano due settimane e ci sono cantieri in città che sono in piedi da più di dieci anni. Un esempio chiaro a tutti è quello della metro C al Colosseo, un bell’ammasso di reti e spartitraffico di fronte a una delle Sette Meraviglie del mondo. No, non sarà pronta per il giubileo 2025, probabilmente neanche per quello del 2033. E non vogliamo neanche fare troppa pressione su questa Giunta visto che i lavori sono iniziati nel 2013. C’è tempo anche per un’altra (o due) assemblee capitoline. Ebbene, non vogliamo neanche fare il paragone con altri lavori (in corso): di certo restaurare Notre-Dame non è come ripristinare la pavimentazione di una via, né come trasformare un’area pedonale o restaurare una piazza. Ci vuole più tempo, no? Infatti, come ha ribadito in questi giorni il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ci sono tutte (o quasi) le date di riapertura delle strade, delle piazze e di tutti quei luoghi che sono stati in questi mesi oggetto di intervento. Forse su minaccia velata di Papa Francesco che nel giorno dell’Immacolata ha rivolto ai fedeli anche una preghiera per il primo cittadino visto che la città “è piena di cantieri”. Ebbene, ci sono le date: via Ottaviano sarà inaugurata l’11 dicembre, con ritardi dovuti al caldo autunnale, che ha rinviato la posa degli alberi, e alla sistemazione delle grate per risolvere i problemi di allagamento. Piazza Risorgimento con la sua nuova area semi-pedonale sarà inaugurata tra il 20 e il 23 dicembre (anticipando i tempi!), anche se il progetto iniziale prevedeva un parcheggio sotterraneo, ma è stato accantonato per evitare disagi durante il Giubileo. A Piazza Pia tocca il 23 dicembre, mentre per Piazza dei Cinquecento la data X è quella del 30 dicembre e la nuova stazione metro Spagna si farà bella per l’11 dicembre. Per gennaio, invece, le riaperture del deposito di Porta Maggiore (il 20) e per la primavera toccherà ai parchi sul Tevere. E tutto il resto (cioè i 270 famigerati interventi)? È noia. E no, non ho detto gioia.


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