Trump incontra Zelensky: “Fermare la follia della guerra, la Cina può aiutare”
La guerra in Ucraina al centro del primo incontro tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump dopo la rielezione di quest’ultimo, favorito all’Eliseo dal presidente francese Emmanuel Macron in occasione della cerimonia di riapertura della cattedrale di Notre Dame dopo il restauro.
Il presidente ucraino era arrivato all’Eliseo nel pomeriggio di ieri mentre Macron e Trump stavano concludendo il loro colloquio a due ed era stato accolto dal capo del protocollo della presidenza francese. Un colloquio a due durato poco meno di 40 minuti, al termine una stretta di mano tra i due immortalata dai fotografi.
Una stretta di mano sottolineata dagli analisti perché messa in collegamento ai timori fin qui nutriti in Ucraina circa le reali intenzioni di Trump, che ha più volte messo in dubbio il fatto che con la sua presidenza continueranno gli aiuti “infiniti” a Kiev e al suo presidente che Trump lo scorso giugno definì “il più grande piazzista tra tutti i politici”.
Inoltre, in questi oltre due anni di guerra, ha sempre ripetuto di essere in grado di mettere fine in un giorno ad un conflitto che, se fosse rimasto lui alla Casa Bianca, non sarebbe mai scoppiato. Affermazioni che hanno affermato in Ucraina la convinzione che Trump possa sostenere un piano per chiudere il conflitto in qualche modo avvantaggiando Mosca e permettendo a Putin di mantenere le posizioni conquistate.
I due si erano comunque incontrati prima del voto, lo scorso settembre a margine dei lavori dell’Assemblea Generale dell’Onu, per un colloquio alla Trump Tower che Zelensky allora definì “cordiale, buono e costruttivo”. E dopo la vittoria del 5 novembre, Zelensky aveva ribadito di voler lavorare “direttamente” con Trump e di essere aperto alle sue idee per mettere fine al conflitto.
Già nel pomeriggio di ieri Zelensky ha commentato su X l’incontro: “Vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile e nel modo giusto. Abbiamo parlato del nostro popolo, della situazione sul campo e di una pace giusta. Abbiamo concordato di continuare a lavorare insieme e di rimanere in contatto. La pace attraverso la forza è possibile”. “Ho avuto un incontro trilaterale buono e produttivo con il presidente Donald Trump e con il presidente Emmanuel Macron all’Eliseo – ha aggiunto – Il presidente Trump è, come sempre risoluto, lo ringrazio e anche estendo la mia gratitudine a Emmanuel per aver organizzato questo importante incontro”.
Trump, dal suo canto, ha ispirato alla “fine della follia” il suo commento su Truth che commentava anche quanto accade in Siria: “Dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati. Troppe vite sono state sprecate inutilmente, troppe famiglie sono state distrutte e, se continua così, può diventare qualcosa di molto più grande e di molto peggiore. Conosco bene Vladimir. È il momento di agire. La Cina può aiutare. Il mondo sta aspettando!”.
Nel post, Trump ha ricordato che la Russia conta “600mila soldati morti o feriti in una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare e che potrebbe andare avanti all’infinito..Allo stesso modo, Zelensky e l’Ucraina vorrebbero fare un accordo e fermare la follia. Hanno perso in modo ridicolo 400mila soldati e molti più civili”. Ribadendo, infine, che “Zelensky e l’Ucraina vorrebbero fare un accordo e fermare la follia” della guerra.
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