Economia

Busia (Anac): continuare con digitalizzazione dei pagamenti per tutti

di Redazione -


“Alzare il tetto del contante? Il mercato non lo richiede, perché oltre certi importi ormai non si paga più cash, a meno che non si tratti di attività illegali o di economia sommersa”.  Questo il messaggio del presidente dell`Autorità anticorruzione (Anac) Giuseppe Busia, che mette in guardia dal rischio “di rivedere di continuo le soglie, posto che le imprese negli anni hanno fatto degli investimenti sui pagamenti digitali per attrezzare i loro sistemi, a partire dall`utilizzo dei pos, e ora sarebbe utile una stabilità normativa, anche per sfruttare l`investimento fatto. E comunque occorre andare avanti con la digitalizzazione dei pagamenti per tutti, compresa la pubblica amministrazione, senza pensare ovviamente di abolire il contante che resta pur sempre utile per le transazioni più piccole o per andare incontro alle abitudini delle persone più anziane. A voler pagare grandi cifre in contanti possono essere spacciatori, evasori o quanti sfruttano il lavoro in nero. Ci può essere qualche turista proveniente dall`estero, come paesi dell`Est o paesi Arabi”, spiega Busia, per il quale sono in ogni caso “vietati i passi indietro nella pubblica amministrazione se vogliamo frenare le tangenti. C’è un`area in cui non si può e non si deve fare alcun passo indietro perché sarebbe sbagliatissimo: il tracciamento di pagamenti che riguardano denaro pubblico”.

Busia ha poi terminato: “Stiamo investendo molto sulla Banca nazionale dei contratti pubblici, è stata inserita come priorità nel Pnrr: il suo rafforzamento è strumento abilitante per gli investimenti. Il digitale in questo campo ci consente di fare in fretta e di controllare meglio, riducendo i rischidi riciclaggio, corruzione, e infiltrazione della criminalità organizzata. Insomma, agevoliamo le imprese e insieme favoriamo l`interesse pubblico”.


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