IN LIBRERIA – Donne che non muoiono
Maristella Lippolis, con il suo ultimo romanzo Donne che non muoiono (Vallecchi, 2024) ci consegna un’opera potente e purtroppo attuale. Al centro della narrazione, ambientata in quel di Pescara, troviamo due protagoniste, Romina e Melania, che incarnano diverse sfaccettature della lotta contro la violenza di genere. Romina è una donna prigioniera di un matrimonio tossico, soggiogata da un marito violento e malavitoso. Melania, commessa part-time in un supermercato, ha sviluppato una sensibilità speciale per riconoscere questi segnali. Il loro incontro dà vita a una storia di coraggio e solidarietà. Melania, anche lei vittima indiretta di violenza – sua madre è stata uccisa dal compagno, ma mancano le prove – diventa un punto di riferimento per Romina, aiutandola a rompere il silenzio che avvolge la sua sofferenza. Il romanzo intreccia queste vicende con le storie di altre donne (saranno 12 in totale: Olimpia, Cinzia, Caterina, Margherita, Valentina, Alice, Dina, Amelia, Marianna, Agnese, Romina, Melania) che frequentano un gruppo di lettura nato in una libreria. Tra una tazza di tè e un calice di vino, si crea un luogo sicuro per condividere esperienze e rafforzare la consapevolezza. In queste pagine si trovano elenchi di libri “che salvano”, opere che offrono non solo ispirazione ma anche strumenti per affrontare l’isolamento e la paura. Tra gli autori citati figurano Stephen King con Rose Madder, Miriam Toews con Donne che parlano e classici di autrici italiane come Alba de Céspedes e Anna Banti. Tra le pagine Lippolis non si limita a descrivere il dramma della violenza, ma evidenzia anche la resilienza. Uno degli aspetti più incisivi del romanzo è la critica implicita ai sistemi istituzionali, rappresentati come lenti e inadeguati nel proteggere le donne vittime di abusi. Questo vuoto è colmato da reti informali, come i centri antiviolenza e i gruppi di auto-aiuto, che agiscono con maggiore tempestività e umanità. Donne che non muoiono è un romanzo che celebra la forza della solidarietà e il potere trasformativo delle storie. È un invito a rompere il silenzio, a cercare aiuto e a credere che, insieme, si possa resistere. Con una scrittura intima e provocatoria, Lippolis offre una lettura toccante e necessaria per riflettere e agire contro la violenza di genere.
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