Itinerari d'identità

Limatola, Cadeaux al Castello nella top ten di Vogue

di Angela Arena -


Manca solo una settimana alla notte Santa, ma già da tempo borghi, piazze e stradine del Belpaese brulicano di turisti attirati dall’inconfondibile aroma di vin brulé e dolcetti tipici effuso dalle scintillanti casette in legno che popolano i mercatini di Natale. Tra le mete invernali più attrattive vi sono i mercatini dell’Avvento, visitati lo scorso anno da oltre 28 milioni di italiani per un indotto di circa 1,2 miliardi nel solo nel Trentino-Alto Adige. Tuttavia, la magica atmosfera che si respira in questi luoghi non si limita a quelli più noti del nord-est italiano, ma avvolge tutto lo stivale calamitando, grazie anche e soprattutto all’appeal delle maestose location, migliaia di ospiti a livello internazionale. È il caso dello splendido maniero normanno che sovrasta il piccolo centro di Limatola inserito, dalla prestigiosa rivista di moda Vogue, nella top ten delle migliori manifestazioni che si svolgono entro l’intero territorio europeo: “Se sognate un Natale da fiaba la destinazione da scoprire è il borgo di Limatola, in provincia di Benevento, che ogni anno ospita l’evento Cadeaux al Castello-Mostra Mercatino di natale. I bambini ameranno gli spettacoli itineranti di maghi ed elfi, i più grandi si lasceranno conquistare dal maestoso maniero, dalla bellezza delle corti e dalle creazioni artigianali esposte”, recita l’articolo. L’elegante fortilizio, già dallo scorso novembre ha abbassato il suo ponte levatoio per introdurre i visitatori in uno scenario fantasy che, da oramai quindici anni, grazie ad una ricca kermesse propone travalicando la classica concezione di mercatino natalizio. Ma la magia che avvolge l’imponente rocca non si concluderà il 15 dicembre con la fine della manifestazione, poichè essa si presta anche come scenario ideale per matrimoni e notti da favola sovrastando il suggestivo borgo sannita la cui storia è documentata dai primi secoli dopo il 476 d.C. Abbarbicato tra il massiccio del Taburno, il monte Maggiore e i monti Tifatini, la fiabesca Rocca come una sentinella scruta la valle solcata dal fiume Volturno che rimanda all’etimologia stessi dei luoghi: dal latino “limus” , fango, sebbene proprio quel corso d’acqua, rese fertili le terre limitrofe. Lunghissimo è l’elenco di casate che si sono susseguite nella proprietà nobiliare a partire dal dominio dei Longobardi fino all’Unità d’Italia, tuttavia, singolare, è constatare quante donne influenti, abbiano vissuto tra le mura del castello come Margherita di Tucziaco, che lo ricevette in dono dal cugino Carlo I d’Angiò nella seconda metà del 1200, quando gli Angioini successero agli Svevi sul trono del Regno di Sicilia.


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