Sanremo, il Tar della Liguria boccia l’affidamento diretto alla Rai
Il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai dell’organizzazione del Festival di Sanremo per le edizioni 2024 e 2025, deciso dal Comune di Sanremo. Tuttavia, i giudici hanno consentito lo svolgimento regolare dell’edizione del 2025, prevista per febbraio, a causa dei tempi tecnici insufficienti per indire una gara pubblica e consentire al nuovo organizzatore di predisporre l’evento. In futuro, il Comune sarà obbligato a ricorrere a una procedura di gara pubblica per l’assegnazione del marchio e dell’organizzazione del Festival. La decisione del Tar è stata presa in seguito al ricorso presentato dalla società JE s.r.l., operante nel settore musicale ed eventi, che aveva manifestato interesse ad acquisire i diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival e del suo marchio. JE aveva inviato una richiesta formale al Comune di Sanremo nel marzo 2023, in vista della scadenza della convenzione con la Rai (31 dicembre 2023), sottolineando la necessità di avviare una procedura aperta per le edizioni successive del Festival. Tuttavia, il Comune non aveva dato riscontro alla manifestazione d’interesse. Successivamente, JE ha scoperto che il Comune aveva già affidato alla Rai l’organizzazione della 74ª edizione del Festival (2024) e di altre edizioni future senza gara pubblica. Nel ricorso, la società ha impugnato tale affidamento, considerandolo lesivo del principio di trasparenza e concorrenza. Il Tar ha accolto il ricorso, stabilendo che l’assegnazione diretta è contraria alla normativa vigente, ma ha permesso lo svolgimento dell’edizione 2025, data l’impossibilità di riorganizzare l’evento in tempi utili. La sentenza chiarisce che il Comune di Sanremo, titolare del marchio “Festival della Canzone Italiana”, registrato nel 2000, dovrà d’ora in poi procedere tramite gara pubblica, garantendo la partecipazione di tutti gli operatori interessati. Questo rappresenta un precedente significativo, aprendo la possibilità a nuovi soggetti di competere per l’organizzazione di uno degli eventi musicali più importanti del Paese.
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