Agnelli e altri a processo per le plusvalenze Juve: 200 richieste di costituzione di parte civile
Nel via al processo nei confronti degli ex vertici della Juventus da registrare almeno duecento richieste di costituzione di parte civile depositate oggi all’udienza preliminare a Roma. L’inchiesta nei confronti degli ex vertici della Juventus sui conti della società era stata avviata dai pubblici ministeri di Torino ed era poi arrivata nella Capitale per competenza territoriale. Fra le richieste presentate al Giudice delle udienze preliminari Anna Maria Gavoni figurano tra gli altri Consob, azionisti, associazioni di consumatori e fondi di investimento. Il processo è stato aggiornato e la prossima udienza è prevista per il prossimo 27 gennaio.
Quello partito oggi è un processo che fa rumore. Sono una decina gli indagati tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice presidente Pavel Nedved, l’ex amministratore delegato Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene che gli era subentrato fino al 18 gennaio dell’anno scorso. Le accuse, a vario titolo e a seconda della posizione occupata nella società del club bianconero, contestate nell’inchiesta denominata ‘Prisma’ sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. In particolare, secondo l’accusa, si ipotizzano le plusvalenze fittizie e le manovre sugli stipendi dei calciatori durante l’emergenza sanitaria collegata alla pandemia del Covid.
La trasmissione degli atti a Roma era stata decisa dopo la decisione del 6 settembre 2023 dei giudici della Quinta sezione della Cassazione, che erano arrivati a dichiarare l’incompetenza territoriale del capoluogo piemontese ordinando la trasmissione degli atti a Roma. Qui il fascicolo era stato affidato ai pubblici ministeri che di solito si occupano dei reati economici, Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini.
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