Politica

Disco verde della Camera al decreto Fiscale. Il provvedimento punto per punto

di Lino Sasso -


La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il Decreto Fiscale con 151 voti favorevoli, 111 contrari e 4 astensioni, confermando la fiducia al governo. Il provvedimento, cruciale per anticipare alcune misure della legge di bilancio, contiene interventi che spaziano dalla rateizzazione delle imposte al sostegno ai lavoratori, passando per il payback sanitario e il finanziamento dei partiti politici. Il testo licenziato dal Consiglio dei ministri ha subito numerose modifiche durante l’iter parlamentare, assumendo le caratteristiche di un provvedimento omnibus. La sua approvazione segna un passaggio strategico per il governo in vista della legge di bilancio.
Ecco i punti principali:

Rateizzazione del secondo acconto IRPEF

Una delle novità più attese dal decreto Fiscale riguarda i titolari di partita Iva, che potranno rateizzare il secondo acconto Irpef del 2024. Grazie a un emendamento della Lega, i contribuenti con ricavi o compensi non superiori a 170mila euro potranno scegliere tra due opzioni: il pagamento integrale entro il 16 gennaio 2025 o una rateizzazione in cinque scadenze mensili, da gennaio a maggio, senza includere contributi previdenziali e premi assicurativi Inail.

Riapertura del concordato preventivo

Il decreto prolunga fino al 12 dicembre i termini per aderire al concordato biennale per i contribuenti con attività d’impresa, arti o professioni che abbiano presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre 2024. Il governo punta a utilizzare le risorse del concordato per ridurre dal 35% al 33% il secondo scaglione Irpef, aiutando il ceto medio. Tuttavia, servirebbero 2,5 miliardi di euro, a fronte di 1,3 miliardi raccolti finora. Se necessario, la misura potrebbe essere rinviata a un successivo decreto nel 2025.

Bonus Natale

Il “Bonus Natale”, un contributo una tantum di 100 euro, sarà esteso ai lavoratori dipendenti con redditi annui fino a 28mila euro. Il bonus verrà erogato con la tredicesima mensilità ai lavoratori con almeno un figlio a carico, compresi nuclei monogenitoriali e situazioni di adozione. Per ottenerlo, i lavoratori devono presentare una richiesta al datore di lavoro, che erogherà il contributo come sostituto d’imposta e potrà recuperarlo tramite credito d’imposta.

Modifiche al 2×1000

Il decreto prevede un incremento di 3 milioni di euro per il finanziamento ai partiti politici attraverso il 2×1000, portando la somma complessiva per il 2024 da 25 a 28 milioni. La proposta ha trovato il sostegno di Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra, mentre il governo ha ritirato una riformulazione dell’emendamento che non aveva convinto il Quirinale e che prevedeva che nelle casse dei partiti finissero tutte le somme inoptate dai contribuenti.

Payback sanitario farmaceutico

Novità anche per il settore sanitario. Il riparto del payback farmaceutico è stato riformulato per riequilibrare il sistema tra le Regioni. L’Aifa calcolerà, entro il 31 ottobre dell’anno successivo, le quote dovute dalle aziende farmaceutiche. Il nuovo meccanismo dividerà i costi eccedenti al 50% in base al numero di abitanti e per il restante 50% secondo i superamenti dei tetti di spesa regionali.

Altri interventi

Tra le misure incluse nel decreto, figurano 4 milioni di euro destinati a Roma Capitale in vista del Giubileo, il rifinanziamento dell’Ape Sociale per il 2024, nuovi fondi per il servizio civile universale e risorse aggiuntive per il programma infrastrutturale RFI.


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