Sono quattro gli indagati per la tragedia del Natisone
Sono quattro le persone indagate per la tragica morte di Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Molnar, i tre giovani travolti dalle acque in piena del fiume Natisone lo scorso 31 maggio, nei pressi del Ponte Romano di Premariacco. Gli indagati sono un operatore della Sores di Palmanova, la sala operativa regionale per le emergenze sanitarie, e tre vigili del fuoco: un capoturno e due addetti della centrale operativa di Udine. L’ipotesi di reato formulata nei loro confronti è quella di omicidio colposo. La Procura ha inviato gli avvisi di garanzia la settimana scorsa e ha convocato i quattro per un interrogatorio, a cui, in qualità di indagati, possono scegliere di non sottoporsi. Secondo quanto riferito, l’atto solitamente anticipa la chiusura delle indagini. Al momento, nemmeno i difensori degli indagati conoscono i dettagli specifici dell’accusa. “Attendiamo di esaminare il fascicolo; con ogni probabilità i miei assistiti non parteciperanno all’interrogatorio”, ha dichiarato Stefano Buonocore, legale di due dei tre vigili del fuoco coinvolti. Anche Maurizio Miculan, avvocato dell’operatore della Sores, ha espresso un’intenzione analoga, sottolineando l’importanza di visionare gli atti prima di decidere il da farsi. Le indagini, coordinate dalla sostituta procuratrice Letizia Puppa e condotte dai Carabinieri, restano per ora coperte da riserbo, come previsto dalla normativa. Tra le criticità sollevate figura la mancata attivazione dell’elicottero della Sores, dotato di verricello e tecnico di soccorso alpino. L’avvocato di parte civile, Gaetano Laghi, ha evidenziato che il velivolo è rimasto fermo a Campoformido, a circa 20 chilometri dal luogo della tragedia, mentre veniva invece inviato l’elicottero dei vigili del fuoco da Venezia, distante circa 110 chilometri in linea d’aria. Ora è fondamentale capire, tramite queste indagini, se sono state rispettate tutte le procedure e le tempistiche per soccorrere i tre ragazzi che purtroppo hanno perso la vita travolti dalla forza del fiume Natisone.
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