Ogni anno si rinnova la tradizione dell’albero di Natale: luci e magia dall’8 dicembre all’Epifania
Ogni anno, l’8 dicembre, le case italiane si accendono di luci e colori, è il giorno in cui tradizionalmente si decora l’albero di Natale, simbolo per eccellenza delle festività. Questa usanza affonda le sue origini in un mix di tradizioni religiose e pagane e segna l’inizio ufficiale del periodo natalizio. La scelta dell’8 dicembre non è casuale. Questa data coincide con la festa dell’Immacolata Concezione, una ricorrenza religiosa che celebra Maria, madre di Gesù, libera dal peccato originale sin dal suo concepimento. Il legame con il Natale è profondo, la purezza e la luce simboleggiate da Maria sono richiamate nelle luci dell’albero, che illuminano il cammino verso la nascita di Cristo. Decorare l’albero è però una tradizione che va oltre la fede cattolica. Già in epoca precristiana, i popoli del Nord Europa decoravano gli abeti per celebrare il solstizio d’inverno, simbolo di rinnovamento e speranza. Con il cristianesimo, l’abete è stato adottato come emblema dell’albero della vita, che richiama il paradiso perduto e la redenzione portata da Gesù. In Italia, l’usanza di tenere l’albero decorato fino all’Epifania si sposa con il calendario liturgico, il 6 gennaio si celebra l’arrivo dei Re Magi a Betlemme, considerato l’ultimo atto di queste festività. Così, l’albero diventa protagonista per quasi un mese, portando con sé l’atmosfera calda e accogliente delle feste. L’illuminazione dell’albero, poi, rappresenta un rito collettivo che coinvolge famiglie, amici e comunità. È un momento di gioia condivisa, in cui ogni decorazione aggiunta racconta una storia. Palline colorate, stelle, fiocchi e luci led diventano il filo conduttore di ricordi e speranze, decorarlo l’8 dicembre e tenerlo acceso fino all’Epifania è più che una semplice consuetudine, è un modo per celebrare la magia del Natale e il calore degli affetti familiari. Negli ultimi anni, però, la tradizione dell’8 dicembre sembra essersi leggermente anticipata. Già da metà novembre, in molte case iniziano a comparire i primi alberi di Natale decorati e le luci festive iniziano a illuminare finestre, balconi e giardini. L’atmosfera natalizia non è più confinata al periodo canonico, ma sembra espandersi sempre di più con un entusiasmo contagioso. Anche i social media hanno contribuito a questo cambiamento. Su piattaforme come Instagram, la corsa a postare il proprio albero di Natale è ormai una vera e propria competizione non ufficiale. Le immagini degli alberi, accompagnate da didascalie evocative e auguri di buone feste, riflettono il desiderio di immergersi nella magia del Natale il prima possibile, trasformando la decorazione in un evento da condividere e celebrare. Al di là della tradizione religiosa o del calendario ufficiale, dunque, l’importante è il significato che ciascuno attribuisce all’albero di Natale. Per alcuni è un rito familiare, un momento di condivisione e di gioco con i bambini, per altri è un’espressione di creatività e stile, da esibire con orgoglio. In ogni caso, l’albero e le decorazioni natalizie, che siano accese l’8 dicembre o settimane prima, continuano a rappresentare un messaggio universale, quello di portare luce, gioia e calore nelle case e nei cuori. E anche se la competizione social aggiunge un pizzico di modernità e vanità alla tradizione, ciò che conta davvero è il piacere di vivere e condividere la magia del Natale.
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