Cultura & Spettacolo

Michelangelo Mammoliti si prende la scena nel gotha della ristorazione

di Nicola Santini -


Parla come cucina. Semplice ma saporito. Con carattere. E incanta. “Quest’anno, ho scelto di portare la ricetta più significativa del mio percorso: un piatto che guarda al passato, ai ricordi in famiglia e allo stesso tempo valorizza un ingrediente del territorio, il Prosciutto Crudo di Cuneo”. Lo chef Michelangelo Mammoliti anima del ristorante 2 Stelle Michelin La Rei Natura, all’interno del 5L Il Boscareto Resort & SPA di Serralunga d’Alba (CN), è salito sul palco della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba per un cooking show che si è svolto lo scorso week end e ha conquistato tutti i partecipanti. Protagonista del racconto il piatto BBQ, un’icona del filone di cucina neurogastronomica di Mammoliti, nato nella precedente esperienza lavorativa e traghettato in quella attuale. Michelangelo Mammoliti è stato insignito dei Tre Coltelli ai The Best Chef Awards 2024 a Dubai. Dopo la conferma delle 2 Stelle Michelin, lo chef del ristorante gastronomico La Rei Natura, situato all’interno del 5L Il Boscareto Resort & SPA di Serralunga d’Alba (CN), si conferma come uno dei migliori professionisti del nostro Paese. Uno dei primi sei, secondo questa speciale selezione, che ha visto l’assegnazione dei Tre Coltelli anche a Enrico Crippa *** – Piazza Duomo (Alba), Floriano Pellegrino * – Bros’ (Lecce), Massimo Bottura *** – Osteria Francescana (Modena), Mauro Uliassi *** – Uliassi (Senigallia – AN) e Riccardo Camanini *– Lido 84 (Gardone Riviera – BS). “Essere riconosciuto come uno dei migliori chef in Italia mi rende particolarmente orgoglioso” afferma lo chef Mammoliti “Sono cresciuto con il sogno di fare questo mestiere e ho sempre guardato con ammirazione i migliori. Immaginare che oggi alcuni ragazzi possano prendermi come punto di riferimento mi riempie di gioia. Ringrazio la giuria dei The Best Chef Awards per questo speciale riconoscimento”. E non è il solo, ma solo il più recente tra i riconoscimenti. Lo scorso ottobre al Teatro Manzoni di Milano, nella quarta edizione del Premio Carta dei Vini Milano Wine Week, il ristorante La Rei Natura ha vinto il premio Carta Vini dell’Anno 2024 nella categoria 2 Stelle Michelin. Il riconoscimento, condiviso con altri undici ristoranti in tutta Italia, è in gran parte merito del sommelier Alessandro Tupputi, autore di una selezione che spicca per complessità e ricerca, ma importante è stato anche il sostengo della proprietà, la famiglia Dogliani. “Questo è un premio al lavoro di ricerca che facciamo ogni giorno e che si basa su due importanti concetti: unicità ed esclusività” ha dichiarato Alessandro Tupputi.
“Da anni” – prosegue Mammoliti- “sostengo che dobbiamo fornire un’esperienza enogastronomica a 360° al cliente. Che cosa significa? La stessa ricerca che si fa in cucina, sui piccoli produttori, dobbiamo farla noi sommelier, per offrire qualcosa di veramente unico e irripetibile. Il nostro lavoro di ricerca non si può riassumere esclusivamente nella partecipazione a fiere ed eventi del settore, ma deve necessariamente passare dalle visite alle cantine, perché altrimenti la differenza tra una carta vini e l’altra sarebbe impalpabile. Quando le persone vengono al ristorante, vorrei far loro scoprire delle storie nuove, oltre che delle etichette”.
Tra le particolarità del ristorante, la serra, vista e vissuta come il biglietto da visita del luogo. È stata pensata per essere visitabile, per apprezzare tanto il lavoro di Mammoliti, quanto la vista sui vitigni. Le sale del ristorante Li sono state recentemente riviste sia in termini di layout che di finiture. Il progetto è stato affidato al designer d’interni Stefano Guidotti, una firma di riferimento per i più importanti nomi della gastronomia, che vogliono tradurre la propria idea di cucina in architettura, attraverso un restyling sartoriale che ha portato subito alla conclusione che nelle sale dovesse essere la natura a prevalere, in continuità con il territorio, con le colline delle Langhe, che riempiono gli occhi al di là delle vetrate, e con i piatti dello chef. Perchè anche mangiare con gli occhi, si deve.


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