Giovani e social, una generazione divisa tra mondo reale e universo virtuale
Un’indagine condotta dall’Associazione Nazionale Di.Te., in collaborazione con Skuola.net, su giovani e social, utilizzando un campione di 2.510 italiani tra i 10 e i 24 anni, fotografa una generazione in bilico tra il desiderio di una vita e di una socialità convenzionali e l’influenza del mondo digitale. I risultati, pubblicati in occasione della Giornata nazionale contro le dipendenze tecnologiche, evidenziano che il 26,8% dei giovani non ha relazioni significative al di fuori delle piattaforme digitali, e il 14,4% fatica spesso a incontrare amici dal vivo. Sebbene quasi la metà tenti di mantenere uno stile di vita sano con sport e alimentazione equilibrata, molti restano “ipnotizzati” dai social, con impatti negativi su umore e prospettive future, soprattutto per le ragazze. Secondo l’indagine, il 49,3% dei giovani si sente influenzato dai social, con il 34,2% che prova tristezza o insoddisfazione dopo un uso prolungato. Il rapporto con il proprio corpo è strettamente legato ai modelli proposti online, un fenomeno che colpisce il 65% delle ragazze e solo il 31% dei ragazzi. Daniele Grassucci di Skuola.net sottolinea come questa “dieta digitale” generi insicurezza, portando molti a cercare rifugio proprio nei social, aggravando così il malessere.
Preoccupante anche l’incapacità di immaginare il futuro: il 62,3% del campione fatica a progettare la propria vita, un dato che aumenta con l’età. La percezione negativa dell’influenza digitale cresce nel tempo: il 90% dei 19-24enni riconosce un peggioramento nella capacità di comunicare nella realtà, contro il 56% dei più giovani (10-15 anni). Per affrontare il problema, emergono proposte come il “patentino digitale”, che vieterebbe smartphone agli under 14 e social agli under 16. Sorprendentemente, il 49% dei giovani si dichiara favorevole, con percentuali più alte tra i 19-24enni (66%). Anche le famiglie sembrano più coinvolte: solo il 32% dei giovani non discute mai di vita digitale con i genitori, e il 48,7% ritiene che un maggiore dialogo con gli adulti potrebbe migliorare la situazione. Tuttavia, attenzione agli eccessi: il 62,3% dei giovani ha sperimentato la geolocalizzazione da parte dei genitori, una pratica accettata serenamente solo dalla metà. In un mondo dominato dalla tecnologia, è essenziale educare i giovani a gestire gli strumenti digitali, favorendo autostima e spirito critico per costruire relazioni autentiche e una prospettiva futura positiva.
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