Haiti, il dramma dei bambini sfollati
Negli ultimi giorni, oltre 21mila bambini ad Haiti sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa dell’escalation di violenza legata alle bande armate. Secondo Save the Children, dall’11 novembre più di 41mila persone hanno subito lo sfollamento, segnando il più alto picco di migrazioni interne dall’inizio del 2023. In due anni, la violenza ha provocato lo sfollamento di oltre 700mila persone, tra cui 365mila bambini, che spesso trovano rifugio in scuole sovraffollate o presso famiglie ospitanti, dove le condizioni di vita restano precarie e l’accesso a beni essenziali come acqua, cibo e cure mediche è estremamente limitato. L’aumento della violenza ha aggravato la crisi alimentare: un bambino su sei nell’area metropolitana di Port-au-Prince è sull’orlo della carestia. I prezzi sono alle stelle, mentre l’insicurezza ostacola l’accesso agli aiuti umanitari. Parallelamente, le bande criminali reclutano sempre più minori: secondo le Nazioni Unite, il loro numero è aumentato del 70% nell’ultimo anno. Molti bambini si uniscono per sopravvivere o sotto costrizione, diventando protagonisti di atti violenti come omicidi, rapimenti e saccheggi. Gli scontri ad Haiti sono iniziati l’11 novembre ed hanno già causato oltre 4.500 morti e 2.000 feriti, ma il bilancio reale potrebbe essere molto più alto. Save the Children sottolinea l’urgenza di garantire pieno accesso agli aiuti umanitari per combattere la fame e proteggere i bambini. L’organizzazione chiede anche alla comunità internazionale di incrementare i finanziamenti per affrontare la crisi. Per rispondere all’emergenza, Save the Children sta fornendo supporto economico alle famiglie sfollate a Port-au-Prince, aiutandole a trovare alloggi dignitosi e liberare le scuole occupate per ripristinare le attività scolastiche. Parallelamente, vengono sostenute le famiglie ospitanti nei dipartimenti di Grand’Anse e Sud. In collaborazione con partner locali, l’organizzazione lavora per garantire un’istruzione di qualità e supporto psicosociale agli studenti nei dipartimenti Ovest, Grand’Anse e Sud.
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