Economia

Il Black Friday restringe il Natale

di Giovanni Vasso -


Compri oggi e non spendi a Natale: il Black Friday cambia le abitudini degli italiani che approfitteranno degli sconti per comperare i regali da piazzare sotto l’Albero. Il giro d’affari, secondo Confesercenti, sarà di 3,8 miliardi di euro per una spesa pro capite stimata in 235 euro. Un aumento netto, rispetto al passato e, in particolare, allo scorso anno: +8,6 per cento. Una buona notizia che ne nasconde un’altra cattiva. Le famiglie sono pronte a spendere adesso per evitare di farlo tra un mese, in piena stagione natalizia. Un dato che è confermato dai trend: l’86% degli italiani ha già deciso di comprare, il 50% dei cittadini del Sud lo farà sicuramente ma spenderanno, in media, meno dei connazionali del Nord (252 euro contro 229) e il 45% degli uomini è già pronto a spendere. In cima alla lista dei desideri ci sono i prodotti di alta tecnologia. Del resto, in Italia, la “tradizione” del Black Friday è stata “importata” proprio dai colossi hi-tech. Seguono i capi di abbigliamento, accessori e calzature: poco più della metà degli acquisti del Black Friday sarà in questo settore merceologico. Al terzo posto ci sono profumi, creme e cosmetici. Poi elettrodomestici (29%), libri (22%), giocattoli (15%), mobili e prodotti per la casa (15%), gioielli (12%). Una quota dell’8%, invece, è alla ricerca di uno sconto su viaggi, vacanze e prodotti turistici.

Ci sono, però, un paio di circostanze che preoccupano e non poco gli operatori del commercio. In prima battuta i “luoghi” dello shopping: almeno il 70% degli italiani, stando all’indagine Confesercenti-Ipsos, comprerà su Amazon o su piattaforme online. Solo il 21% delle famiglie sceglierà i cosiddetti negozi di vicinato. Che, peraltro, non sembrano aver risposto all’appello dei saldi di novembre in maniera unita e compatta: solo 200mila piccole e medie attività parteciperanno all’iniziativa, poco meno di un negozio su tre. In secondo luogo c’è, appunto, il fatto che gli italiani utilizzeranno la “finestra” degli sconti Black Friday per fare i regali di Natale. È intenzionato a farlo oltre il 70% dei clienti. Almeno un terzo delle strenne natalizie sarà acquistata oggi o nei prossimi giorni. Un italiano su quattro, infine, ritiene di comperare in saldo col Black Friday almeno la metà di tutti i regali che farà a Natale. E dal momento che la coperta è corta chi spenderà a novembre non lo farà a dicembre. Anche perché il budget degli italiani si è assottigliato. Uno studio della Cgia rivela che quest’anno, a Natale, le famiglie spenderanno un miliardo di euro in meno rispetto all’anno passato. La parola d’ordine, adesso, è prudenza. Soprattutto nelle spese. Federmoda è convinta che “si stia riscontrando nei consumatori una certa tendenza verso la prudenza nelle spese” che farebbe il paio con la ricerca di “una maggiore attenzione a qualità e sostenibilità dei prodotti”. Al presidente Giulio Felloni, il Black Friday non piace granché: “È un’iniziativa sicuramente importata secondo una logica consumistica che si adatta meglio a chi vende moda veloce, che punta molto sulla leva del prezzo, rispetto alle dinamiche di vendita della moda programmata, tipica dei negozi multibrand, che si contraddistingue per qualità, trasparenza e sostenibilità. In America è, poi, un evento che dura un giorno, mentre in Italia anche settimane. Di fronte a questa discussione che interessa più gli operatori che i consumatori, occorre trovare un equilibrio anche nei modelli di vendita tra chi pensa che questi sconti in piena stagione possano creare confusione nel consumatore e, nel lungo termine, svalutare l’immagine del marchio e del negozio e chi ritiene che il black friday rappresenti una vetrina per aumentare gli acquisti, attirare nuovi clienti e contribuire a un immediato incremento del fatturato”. Inoltre, per molti italiani, gli sconti – anche quelli del Black Friday – non sembrano convincenti. Altroconsumo stima che il 56% dei consumatori ritiene che alcuni negozi gonfino i prezzi nelle settimane precedenti “per poi applicare sconti solo apparenti” e “cresce la platea di chi ritiene che la maggior parte dei prodotti abbia prezzi simili o addirittura più alti rispetto ai periodi non promozionali”, passata dal 32% al 37 per cento delle famiglie.  Per questo cala, pur rimanendo assolutamente importante, la percentuale di chi ritiene conveniente comprare per il Black Friday, passata, dal 70% dell’anno scorso al 65% di quest’anno.


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