Sciopero: il Tar conferma la precettazione, respinto ricorso sindacati
Il Tar respinge il ricorso dei sindacati contro la precettazione. L’annuncio è arrivato direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Esulta il vicepremier Matteo Salvini che ha espresso “grande soddisfazione” per la pronuncia dei giudici amministrativi. Il ministro ha inoltre rivendicato le ragioni alla base della scelta: “Difendo il diritto alla mobilità degli italiani”. Con la sentenza del Tar che salva la precettazione disposta dal Ministero, domani, lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil rischia di diventare un po’ meno generale. La protesta durerà quattro ore anziché otto, come previsto inizialmente. Almeno per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. Quattro ore di sciopero, dalle 10 fino alle 14, anche per il trasporto aereo mentre bus, metro, tram nonché navi e traghetti rimarranno fermi dalle 9 fino alle 13 di domani. Il trasporto ferroviario, con l’accoglimento dei rilievi presentati dal Garante, resta esentato dallo sciopero. Vale, difatti, la cosiddetta regola dei dieci giorni che, di fatti, “nega” ai ferrovieri di incrociare le braccia anche domani.
Resterà di otto ore, invece, lo sciopero per gli altri settori pubblici e privati coinvolti, dalla sanità alla scuola, dalle fabbriche alle poste, passando per giustizia, commercio, ministeri e vigili del fuoco. La manifestazione indetta dai sindacati è, come noto, proiettata alla protesta contro la manovra redatta dal governo.
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