Emergenza alluvione, ecco le possibili soluzioni
Ogni anno l’Italia si trova a fare i conti con l’incubo allagamento delle città e diventa scenario di devastazioni che portano con sé perdite umane, economiche e ambientali: a ogni emergenza alluvione, però, segue lo stesso copione. Proclami, sopralluoghi istituzionali, promesse di stanziamenti. Per contestualizzare, il Pnrr ha stanziato 2,49 miliardi di euro per la mitigazione del rischio idrogeologico in tutto il Paese. Ma solo l’alluvione in Emilia Romagna del maggio 2023 ha causato danni stimati in circa 9 miliardi di euro.
A onor del vero, Il bando per l’acquisto di dispositivi di protezione dalle alluvioni è aperto fino al 31 gennaio 2025, per interventi nei comuni colpiti dagli eventi del maggio dello scorso anno. Eppure, in Italia la prevenzione resta un concetto astratto, perché l’accesso ai fondi risulta macchinoso e burocratico. Nel frattempo, il costo delle emergenze continua a lievitare. Tanto vale pensare a difendersi da soli, in autonomia. Recenti innovazioni tecnologiche e iniziative europee mirano proprio a ridurre i danni da alluvioni di abitazioni e capannoni. Le barriere anti-esondazione automatizzate (senza energia elettrica) e i sacchi antiallagamento autoespandenti sono tra le soluzioni più promettenti. Startup olandesi hanno introdotto barriere anti-alluvione che si attivano automaticamente, senza elettricità. I sacchi antiallagamento più moderni, invece, si gonfiano al contatto con l’acqua, creando una barriera robusta e facilmente manovrabile, da posizionare intorno a case e capannoni.
«Sul mercato esistono soluzioni molto più efficienti di un tempo contro questo tipo di emergenza – suggerisce Laura Caforio, Spill Expert di Serpac, società italiana specializzata anche in assorbitori tecnici e prodotti per il contenimento di liquidi – come ad esempio i sacchi antiallagamento che si gonfiano a contatto con l’acqua, trasformandosi in una barriera lunga, ad alta copertura e alto assorbimento. Possono assorbire grandi quantità di acqua o soluzioni acquose, fino a centinaia di volte il loro peso». Gli allagamenti, però, possono anche avvenire per semplici piogge (non per forza alluvioni), causando danni ai soffitti, per esempio. «Anche in questo caso esistono nuove tecnologie e soluzioni. Ad esempio i ‘deviatori di perdite’, un sistema di primo intervento per proteggere non solo le persone, ma anche macchinari e pavimenti». Chi fa da sé…
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