Coldiretti dichiara guerra a merendine e junk food
Coldiretti dichiara guerra alle merendine. Gli agricoltori adesso chiedono alle istituzioni di approntare un piano per limitare l’esposizione dei bambini ai cibi ultra-processati che causerebbero ai minori “una vera e propria dipendenza” capace di “creare enormi pericoli per il loro sviluppo”. Il report Coldiretti-Censis è una sfida alle merendine, agli energy drinks e, più in generale, a settori fiorenti dell’industria alimentare. Per l’organizzazione delle imprese agricole occorre aumentare “le ore di educazione alimentare nelle scuole” e avviare “campagne di sensibilizzazione” per svelare quali siano rischi e pericoli associati “all’assunzione sistematica e continuativa di cibi ultra trasformati”. Va da è che la proposta è quella di “vietarne” il consumo nelle mense scolastiche, di chiudere i distributori automatici colmi di snack nelle scuole di ogni ordine e grado di questa Repubblica e di imporre limiti alla pubblicità. Un po’ come già accaduto nel Regno Unito che ha sostanzialmente limitato gli spot di barrette, merendine e junk food in genere nelle fasce orarie più “frequentate” da un pubblico di minorenni.
Un’altra idea messa sul tavolo è quella di un nuovo sistema di etichettatura “per evidenziare che un prodotto appartiene alla categoria degli ultra trasformati”. Coldiretti rivela che a chiederlo non sono gli agricoltori ma, addirittura, l’82 per cento delle famiglie italiane e che il 37% di queste, nonostante i divieti imposti ai figli, non riesce a limitarne il consumo.
Il modello da perseguire, per Coldiretti che oggi darà il via, alle 10, al Forum dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, in collaborazione con The European House-Ambrosetti, a villa Miani a Roma rimane quello della Dieta mediterranea.
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