Attualità

LA GHIGLIOTTINA – La truffa che puzza, in tutti i sensi

di Frida Gobbi -


Una truffa che puzza. In tutti i sensi. Non solo di marcio, in senso lato, quando pensiamo a qualcosa che non ci convice, ma puzza proprio di liquami, quelli veri, che dalle tubature fognarie allagano (talvolta) le abitazioni. Eppure, quello che è successo a decine di famiglie non è stato un guasto o un malfunzionamento, bensì la mano dell’uomo. O meglio quella di un gruppo composto da 13 persone, la cosiddetta “banda dello spurgo” che è stata attiva nel 2022 tra Roma e provincia e che ora è stata fermata con tanto di arresti a Fiumicino. La banda aveva trovato il modo giusto (e duraturo!) per riempire o poi svuotare le case di quei liquami risultato di deiezioni, passando pure per quelli che ti toglievano da una situazione proprio di merda! Le modalità erano semplici ed efficaci: attiravano clienti tramite pubblicità online per spurghi fognari poi gli operatori, una volta sul posto, richiedevano anticipi di 500 euro ma, anziché risolvere i problemi, ostruivano i tubi, provocando allagamenti di liquami. Le vittime, spesso minacciate, erano costrette a pagare migliaia di euro per interventi effettivamente inutili. Le indagini, avviate da 30 denunce, hanno portato a 11 arresti in carcere e 2 domiciliari, oltre al sequestro di beni per 100mila euro con le accuse di associazione a delinquere, truffa ed estorsione aggravate.


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