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Sale: Corvetto. L’Italia è un Paese meraviglioso. Perché se un ragazzino italiano dice scemenze in rete diventa un criminale e se una branca di delinquenti mettono a soqquadro tutta Corvetto, per quel giornale di illuminati, scienziati, professori, dotti, medici e sapienti di Repubblica, non si tratta che della “rabbia di una generazione che abbiamo abbandonato”. Oh, che bella la vita nella Ztl.
Stabile: Maurizio Landini. Povero, lui. “Vogliono delegittimare il sindacato”. Chissà perché. Ah, sì. Forse perché la Cgil si conferma il braccio militante dell’opposizione al punto da negarsi promuovendo il salario minimo. Forse perché gli scioperi, guarda un po’, si fanno sempre al venerdì. Forse perché calano gli iscritti e aumentano solo i dirigenti. Forse perché pensano ai casi loro nel Paese con gli stipendi più bassi d’Europa. Forse perché l’Italia è la capitale mondiale del lavoro povero. sono tutti cattivi tranne noi. Forse perché boh.
Roberto Mancini. Ogni salmo finisce in gloria, ogni sceicco finisce in salmì. La fuga di Ferragosto è finita male, ormai lo sappiamo. E il nostro ex cittì ora s’è pentito di aver mollato la Federazione italiana per abbracciare l’Arabia Saudita. Lacrime di cammello, dal momento che sono stati i sauditi a cui aveva promesso l’impossibile e cioè di trasformare una scalcagnata banda di scappati di casa in una corazzata almeno asiatica del football, a giubilarlo. Auguri e dromedari maschi.
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