Spesa farmaci alle stelle, ci rimette la prevenzione
Gli italiani sono sempre più in affanno per l’acquisto dei farmaci e per tenere il passo con le cure mediche necessarie. Quasi mezzo milione di loro (463mila, l’8,43% in più rispetto al 2023, sette ogni mille residenti) quest’anno hanno chiesto aiuto alle 2.011 strutture del Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure. Sono prevalentemente uomini (54%), tra loro 102mila minori e 88mila anziani, quasi uno su due è straniero. “Le persone fragili faticano a prendersi cura della propria salute”, commenta Sergio Daniotti, presidente del Banco Farmaceutico.
Una spesa che aumenta, sempre più a carico delle famiglie e di meno sul Servizio sanitario nazionale. Rispetto al 2023, gli italiani hanno speso in più 731 milioni di euro e in 7 anni, dal 2017 al 2023, la spesa farmaceutica a loro carico è cresciuta di oltre 2,5 miliardi di euro segnando un +31,9%. E’ una quota a carico di tutte le famiglie, anche quelle povere, che devono pagare interamente il costo dei farmaci da banco a cui si aggiunge il costo del ticket, salvo esenzioni.
Uno scenario nel quale la cenerentola finisce per essere la prevenzione. Le famiglie povere, e pure quelle non povere, si stanno pericolosamente abituando ad abbassare la soglia della loro attenzione alla salute e limitano sempre più le spese utili a visite mediche e ad accertamenti periodici di carattere preventivo. Lo hanno fatto, secondo i dati Istat, 4 milioni e 422mila famiglie (il 16,8% del totale che è pari a circa 9 milioni e 835mila persone). Tra queste, 678mila famiglie sono in condizioni di povertà assoluta (il 31%).
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