Economia

“Il Ponte sullo Stretto sarà operativo nel 2032”

di Giovanni Vasso -

In una immagine di repertorio ripresa da Santa Trada (Reggio Calabria) la zona di Torre Faro (Messina) dove si svilupperanno i cantieri del ponte sullo Stretto. Messina, 3 Aprile 2024. ANSA/CARMELO IMBESI


“Prevediamo l’apertura del Ponte sullo Stretto nel 2032”. Entro fine anno dovrebbe arrivare il via libera al Ponte, parola di Pietro Ciucci. L’amministratore delegato della società Stretto di Messina Spa è sicuro che i tempi per l’inizio dei lavori saranno celeri e dribbla tutte le polemiche e gli ostacoli: “I tempi sono legati all’approvazione del Cipess, la legge dice entro il 31 dicembre 2024 e quindi il 2025 sarà l’anno della prima attività sul territorio”. Per concludere l’opera saranno necessari otto anni e un miliardo e mezzo0 di euro in più (almeno) rispetto a quanto preventivato: “Prevediamo per il 2032 l’apertura al traffico del Ponte sullo Stretto, la cifra sulla quale abbiamo ragionato finora è 12 miliardi, che non comprendeva però gli aggiornamenti previsti dalla legge: noi crediamo che 13,5 miliardi sia il valore aggiornato e stiamo definendo gli accordi con tutti i diversi affidatari, stiamo valutando le richieste presentate dai vari enti e Conferenze dei servizi”. Ciucci, che ieri mattina è intervenuto a un convegno organizzato proprio sull’infrastruttura da Unioncamere, ha parlato anche delle vicende legate ai rilievi del Mase e alla questione faglie: “Il numero dei rilievi espressi dal Mase sono forse sotto media. Stiamo parlando di un progetto da 13,5 miliardi, il ponte più lungo al mondo, 40 chilometri di strade e autostrade, una metropolitana tra Villa San Giovanni e Messina, un centro direzionale, le opere compensative: se consideriamo questo, sessanta osservazioni e raccomandazioni sono abbastanza poche o comunque nella normalità. Delle 62 prescrizioni, due verranno verificate dopo l’apertura al traffico del ponte. Per dire il tipo di approccio molto attento da parte del Mase. Noi ci stiamo lavorando e saremo più rapidi possibile”. E ancora: “Le rilevazioni sismiche le abbiamo fatte, lo abbiamo detto tantissime volte, le torri non poggiano su faglie attive con potenziale sismogenetico. Ovviamente questi sono argomenti in cui non si finisce mai di studiare, di approfondire, di aggiornare quindi continueremo per tutta la fase di progettazione e di costruzione: certi argomenti non si esauriscono mai”. Parole che hanno fatto felice il ministro ai Trasporti Matteo Salvini che ha potuto randellare, una volta di più, gli avversari del Ponte: “In Italia si fa ideologia su tutto, persino sulle opere pubbliche. A cantieri aperti anche i siciliani, che sono scettici, si convinceranno. Quando le ruspe inizieranno a scavare e quando il ponte verrà inaugurato nel 2032 o nel 2033 non ci sarà più nessun contrario. In Italia il dibattito è surreale. il ponte sarà un moltiplicatore di sviluppo”.


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