Torino

Forze dell’ordine e militari in piazza a Torino “contro violenze e strumentalizzazioni”

di Redazione -


Dopo i recenti episodi di violenza a Torino e in altre città italiane, che hanno preso di mira le Forze dell’ordine, questa mattina è stata indetta una manifestazione di piazza da parte delle organizzazioni che rappresentano le forze di polizia e i militari.

Abbiamo chiesto un commento a Eugenio Bravo, leader del sindacato di Polizia Siulp:

”Le piazze si sono trasformate in scenari di guerriglia e dopo Pisa le forze dell’ordine non possono nemmeno più difendersi con le tecniche operative previste, gli interventi delle pattuglie diventano trappole con agenti aggrediti, nelle carceri le aggressioni sono all’ordine del giorno, e le forze dell’ordine finiscono sempre più spesso nei pronto soccorso. Ogni tre ore un appartenente alle forze dell’ordine viene ferito. Continuando così, il rischio è che la prossima destinazione sia il cimitero. Senza l’autorevolezza delle forze dell’ordine, non si può garantire la sicurezza dei cittadini, che rimarranno esposti alla mercé dei delinquenti”.

Di seguito pubblichiamo il comunicato delle organizzazioni sindacali che hanno promosso l’iniziativa: 

Oggi, le Forze dell’Ordine e i militari scendono in piazza per denunciare le continue ed intollerabili aggressioni subite durante le manifestazioni di piazza, durante il controllo del territorio e persino all’interno degli istituti di pena. Noi, servitori dello Stato, quotidianamente impegnati nella tutela dei cittadini, delle istituzioni e dello Stato di diritto democratico, siamo vittime di attacchi ideologici e  strumentalizzazioni politiche che mirano a delegittimare la nostra missione.

 È inaccettabile che chi rischia la vita per la sicurezza del Paese venga denigrato o sfruttato per tornaconti “politici”. Una parte della politica, sostenuta da un sistema mediatico di parte, distorce la realtà per colpire questi lavoratori, ignorandone il sacrificio e l’abnegazione nella difesa della Patria e della collettività. Le associazioni e i gruppi antagonisti, che promuovono il caos e l’odio ideologico, devono essere contrastati con decisione, senza giustificazioni o protezioni, a prescindere dal loro

 colore politico.

 Manca rispetto per chi veste una divisa nelle piazze come negli istituti di pena: mancare di rispetto alle forze dell’ordine significa minare i principi fondamentali dello Stato e dei valori democratici. La tolleranza verso chi diffonde violenza e instabilità non è solo irresponsabile, ma rappresenta un

 pericolo reale per l’intera società.

L’evanescenza dell’autorevolezza delle forze dell’ordine mina gravemente l’efficienza e l’efficacia dei servizi di ordine pubblico, come quelli del controllo del territorio finanche all’interno degli istituti di pena. Questa debolezza percepita alimenta e favorisce le frange più estreme e violente, che approfittano di una totale impunità per intensificare le proprie azioni distruttive e minare ulteriormente la sicurezza collettiva. È indispensabile ripristinare con urgenza il pieno rispetto dell’autorità e della legalità, rafforzando strumenti, risorse e formazione culturale per contrastare con determinazione tali derive.

Le Forze dell’Ordine ed i militari sono operatori di pace, schierati contro ogni forma di odio e violenza; tuttavia, quando necessario, hanno il dovere di difendersi e difendere il Paese, utilizzando ogni mezzo consentito dalla Legge per ripristinare l’ordine e garantire la sicurezza pubblica. È tempo che le istituzioni intervengano con azioni concrete e risolutive.

Da Torino si alza oggi un appello forte: rispetto e protezione per tutti gli uomini e le donne in divisa, madri, padri e figli che, come tutti i lavoratori, meritano dignità e condizioni di lavoro sicure. Non possiamo più essere considerati strumenti sacrificabili, sottopagati e lasciati soli ad affrontare

 angherie e violenze.

 Torino, 20 novembre 2024

 SIULP – SAP  – COISP –  FSP – USIC  – SIM

 BRAVO PERNA CAMPISI PANTANELLA SILVESTRI USAI

 USIF – SAPPE – FNS-CISL -S.A.M.

 SATURNO SANTILLI RICCHIUTI GATTA

(ilTorinese.it)


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