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Trump pronto a espellere 15mila militari transgender dall’Esercito

di Angelo Vitale -


Secondo fonti della Difesa Usa riportate da The Times, Donald Trump espellerà i militari transgender dall’esercito americano, come minacciato già nel 2017. Un ordine esecutivo – scrive il quotidiano – potrebbe essere firmato già dal suo primo giorno di ritorno alla Casa Bianca, costringendo 15mila persone a lasciare i loro incarichi.

La disposizione potrebbe scattare fin dal suo primo giorno di ritorno alla Casa Bianca, il prossimo 20 gennaio, mettendo in congedo i militari, sostenendo in tal modo che non siano idonei a prestare servizio e affermando così il divieto per le persone trans di arruolarsi nell’esercito. Circostanza – nota il quotidiano – che coinciderebbe con una situazione nella quale tutti i rami delle forze armate americane non riescono a raggiungere gli obiettivi di reclutamento, pari a 41mila reclute all’anno.

Le indiscrezioni, fondate sulle ribadite dichiarazioni di Trump contro “alcuni ufficiali di alto rango dell’Esercito” più interessati alla diversità, all’equità e all’inclusione che a pianificare le operazioni militari.

La disposizione sarebbe più ampia ed efficace rispetto all’ordine emesso durante il suo primo mandato, quando Trump impedì alle persone transgender di arruolarsi nelle forze armate, consentendo a coloro che già prestavano servizio di mantenere il loro posto di lavoro. Il presidente Biden, in seguito, revocò l’ordine ma questa volta la tagliola sarebe nuovamente pronta a scattare.

Secondo il Pentagono – riferisce The Times – , le policy sulla privacy rendono difficile misurare il numero di persone trans in servizio attivo, ma circa 2.200 membri del servizio erano stati diagnosticati con disforia di genere nel 2021, quando venne revocato il primo divieto di Trump. Ciò, su un totale di circa 1,3 milioni di personale in servizio attivo nell’Esercito Usa.

Rumors cui reagiscono le associazioni che finora hanno contrastato questa minaccia nel Paese: “Se un divieto per le persone transgender scattasse fin dal primo giorno dell’amministrazione Trump – ha detto a The Times Rachel Branaman, della Modern Military Association of America, che si batte a favore del personale militare e dei veterani LGBTQ+ – ciò comprometterebbe la prontezza dell’esercito e creerebbe una crisi di reclutamento e mantenimento ancora più grande, per non parlare del fatto che segnalerebbe debolezza agli avversari dell’ America”.


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