Crimini contro l’umanità. Mandati di cattura Cpi per Netanyahu e Gallant
La Corte penale internazionale ha emesso mandati di cattura per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant oltre che per il capo del braccio armato di Hamas, Mohammed Deif, che Israele afferma di aver ucciso in un attacco aereo ad agosto.
I tre giudici hanno deciso all’unanimità sulla base delle accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Sia Netanyahu sia Gallant saranno passibili di arresto se si recheranno in uno degli oltre 120 Paesi che fanno parte della Cpi. Israele e il suo principale alleato, gli Stati Uniti, non sono membri della Corte.
Hamas ha accolto “con favore” la decisione della Cpi, giudicandola “una tappa importante verso la giustizia”. In una nota, il movimento di resistenza palestinese ha esortato la Corte “a ritenere tutti i leader israeliani responsabili” e chiesto a tutti i Paesi del mondo “di cooperare con la Corte per arrestare i criminali di guerra Netanyahu e Gallant e per fermare i crimini di genocidio contro i civili a Gaza”.
Il pronunciamento dei giudici dell’Aja, ha sottolineato ancora Hamas, “corregge un lungo percorso di ingiustizie storiche” contro il popolo palestinese e rappresenta “un importante precedente storico” dopo “un’ignoranza sospetta delle atroci violazioni durante 76 anni di occupazione fascista”.
L’ufficio di Benjamin Netanyahu ha parlato di una decisione “assurda” e “antisemita”, basata su falsità e bugie. Negando categoricamente ogni addebito, l’ufficio del premier ha fatto sapere che il Paese non “si piegherà alle pressioni, non si farà intimidire e non arretrerà” fino al raggiungimento degli obiettivi della guerra.
“Oggi è un giorno buio per la giustizia, un giorno buio per l’umanità”. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato “l’oltraggiosa decisione” della Corte penale, che “ha trasformato la giustizia universale in una barzelletta, facendosi beffe dei sacrifici di tutti quelli che si sono battuti per la giustizia, dalla vittoria degli alleati sui nazisti ad oggi”.
Secondo il presidente israeliano, la Cpi “ignora la sofferenza dei 101 ostaggi israeliani tenuti in brutale prigionia da Hamas a Gaza, ignora l’uso cinico da parte di Hamas del proprio popolo come scudo umano” e “il fatto che Israele è una vibrante democrazia, che agisce nell’ambito del diritto umanitario ed è impegnato a provvedere alle necessità umanitarie della popolazione”.
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