Attualità

Senza Zuccheri Aggiunti – La malattia dell’essere visti a tutti i costi

di Nicola Santini -


Quante volte quella che chiamiamo cura si trasforma in una nuova malattia? Pensiamo di trovare sollievo sui social, una piccola pausa dai pensieri, un po’ di leggerezza… e invece nasce una dipendenza ancora più tossica. Inizia con un semplice sfogo, un post di rabbia o di gioia, per condividere un momento. Poi, a poco a poco, la trappola scatta: il bisogno di essere visti a tutti i costi. Così uno finisce per pubblicare di tutto, anche le cose più inutili. Colazione, temperatura del caffè, il colore delle calze. Post su post, storie su storie, e si invade la timeline di amici e conoscenti senza il minimo pudore. A qualunque ora, giorno o notte, perché l’importante è esserci, esistere in quella piccola bolla virtuale che illude di regalare un briciolo di attenzione. La verità è che più cerchiamo di sentirci vivi attraverso uno schermo, più ci allontaniamo dalla realtà. Ma guai a farlo notare: questa gente è troppo impegnata a contare i like (che diminuiscono perché poi le persone non ne possono più), cercando di trasformare il nulla cosmico in un evento imperdibile. O anche solo in un qualcosa. Si illudono che quella piccola gratificazione effimera sia reale, che basti a riempire i vuoti che si portano dentro. E mentre la vita vera passa accanto, si consolanoi con la droga peggiore di tutte: la vana speranza di apparire, costi quel che costi, pur di non ascoltare quel silenzio che spaventa tanto.


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