Eduscopio, la classifica delle scuole superiori italiane: ecco le migliori
È disponibile online l’edizione 2024 di Eduscopio, la piattaforma gratuita della Fondazione Agnelli che fornisce dati aggiornati sulle scuole superiori italiane. Lo strumento, pensato per studenti e famiglie, offre un aiuto prezioso nella scelta degli istituti che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma, con confronti dettagliati città per città.
Classifiche principali e migliori istituti – A Milano, il liceo classico Sacro Cuore torna in testa, seguito dal Berchet, mentre tra gli scientifici dominano ancora Volta, Da Vinci e Sacro Cuore. Nell’hinterland emergono eccellenze come il Quasimodo di Magenta e il Torno di Castano Primo. Tra gli istituti tecnici, brillano quelli delle province di Bergamo e Brescia, con il Rubini di Romano di Lombardia (84% di occupazione tra i diplomati) e il Castelli di Brescia (78%).
A Torino, il liceo classico Gioberti supera il Cavour per la prima volta dopo anni. Anche nella provincia si distinguono istituti di alto livello, come i classici di Carmagnola e Ivrea. Tra gli scientifici spiccano l’Altiero Spinelli e il Galileo Ferraris, mentre il tecnico Vallauri di Fossano si conferma un’eccellenza nazionale, con l’85% di diplomati occupati.
A Roma, il classico Visconti e il Mamiani mantengono il primato, seguiti dal Tasso, che supera il Vittorio Emanuele II. Per gli scientifici, il Righi è leader, seguito dal Volterra di Ciampino. A Napoli, la classifica dei classici vede ancora primo il Convitto Vittorio Emanuele II, mentre tra gli scientifici il Mercalli cede il posto proprio al Convitto. In provincia, il Pitagora di Pozzuoli guadagna posizioni di rilievo.
Eduscopio, classifica e analisi delle scuole – L’edizione 2024 evidenzia ancora gli effetti della pandemia sui diplomati 2021, che hanno affrontato la maturità in anni scolastici segnati dai lockdown. Sebbene il voto medio di maturità sia aumentato rispetto al 2019, i risultati al primo anno universitario risultano peggiorati, con un aumento del 20% degli studenti che non hanno sostenuto esami.
L’analisi, condotta su oltre 1,3 milioni di diplomati in 8.150 indirizzi scolastici, include per la prima volta i risultati universitari degli studenti dell’indirizzo scientifico-sportivo, sempre più diffuso nel Paese.
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