Economia

Panetta, l’urlo contro il rigore Bce: “Basta restrizioni”

di Cristiana Flaminio -


L’urlo della colomba: il governatore di Bankitalia Fabio Panetta manda un messaggio chiaro, lampante e inequivocabile ai “colleghi” falchi della Bce: “E’ finita l’era dei tassi alti”. Ieri Panetta ha parlato alla Fondazione Pinardi a Milano e ha utilizzato parole pesanti: “Non c’è niente di così esotico nel dire che dobbiamo eliminare la restrizione monetaria, la Bce deve ridurre i tassi al livello neutrale e non è detto che non si possa portare i tassi al di sotto di quel livello: in passato sia la Bce sia la Fed lo hanno fatto, soprattutto quando si era al punto di minimo del ciclo”. Non ci sono scuse che tengano: “Oggi – ha affermato Panetta – l’inflazione è al 2%, quello che dico è che bisogna rimuovere il grado di restrizione e riportare i tassi intorno a un livello neutrale”. Ma non è tutto, perché c’è un altro punto che l’inquilino di Palazzo Koch ha messo bene in chiaro: “Dieci anni fa l’Italia era il malato d’Europa, ora non è più così”. E ha aggiunto: “Se proprio dovessimo definirne uno, questo è probabilmente la Germania”. Sic transit gloria mundi. “Non sarà sempre così, le cose cambiano”, sussurra Panetta dando un colpo alle granitiche certezze portate avanti con fermezza fin troppo adamantina tra Bruxelles e Francoforte. Non si dovrà attendere molto a capire se l’urlo della colomba avrà squarciato la cappa di rigore che aleggia nel board della Banca centrale europea. Il 12 dicembre, infatti, è prevista la nuova riunione del consiglio direttivo Bce. Gli analisti sembrano concordi nell’attendersi nuovi tagli. Ma con Lagarde alla guida è lecito attendersi di tutto.


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