Cresce lo scontro tra i grillini
I grillini stanno vivendo la fase più delicata dalla propria nascita in un momento che coincide con il “processo costituente” voluto da Giuseppe Conte. Il garante Beppe Grillo che si prepara a contestare l’esito finale delle votazioni che si terranno nel corso di questa sorta di appuntamento congressuale, dicendosi pronto a una battaglia legale contro le modifiche statutarie che saranno presumibilmente votate e approvate. Tra il 21 e il 24 novembre, gli iscritti voteranno infatti su proposte programmatiche e su questioni che vedono Grillo e Conte lontani annui luce, come il simbolo, i ruoli dirigenziali (presidente e garante), il famoso limite dei due mandati e il tema delle alleanze. Il confronto tra Grillo e il presidente Giuseppe Conte è ormai più aspro che mai, con la base dei grillini che accusa Conte di manovrare per consolidare il suo potere, in particolare riguardo alla composizione degli organismi del Movimento.
Le discussioni interne, come le “Agorà” online, sono state criticate per la scarsa partecipazione e per un dibattito limitato, anche con contestazioni forti circa la mancanza di trasparenza e vere e proprie accuse di manipolazioni. Ad esempio, il quesito sulle alleanze è visto come un tentativo di cambiare l’articolo 11 dello Statuto, mentre la proposta di introdurre una tassa d’iscrizione è ritenuta una “vendetta” contro la base storica del movimento.
Ad alimentare ulteriormente le polemiche, c’è anche la questione del calo drastico degli iscritti, passati ufficialmente da 170.000 a 90.000, una riduzione che alimenta ulteriormente i sospetti di Beppe Grillo e dei suoi sostenitori. Nonostante le giustificazioni di Conte, che afferma che le cancellazioni sono state effettuate in modo trasparente, la situazione resta tesa. Gli oppositori di Conte puntano sulla mancata partecipazione alle votazioni per impedire il consolidamento della sua leadership e provare a riaprire i giochi prima di finire in tribunale.
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