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“Puff Daddy violentò Justin Bieber minorenne”: nuove accuse al rapper

di Dave Hill Cirio -


Nel ciclone dello scandalo Puff Daddy finisce anche il cantautore canadese Justin Bieber, oggi 30enne: l’ex produttore Suge Knight, attualmente in carcere in seguito a una condanna a 28 anni per omicidio, ha accusato Sean Combs – questo il vero nome del rapper – di aver abusato sessualmente di Bieber, all’epoca minorenne. In una intervista, Knight rivela che i fatti sarebbero stati da tempo noti a molte persone finora rimaste in silenzio.

Secondo l’ex ceo della Death Row Records, Bieber avrebbe conosciuto e cominciato a frequentare Puff Daddy all’inizio della sua carriera, avviata quando aveva 15 anni. Il rapper – ne aveva allora 40 – inanella così una ulteriore accusa a quelle (oltre 100 le denunce emerse) che lo hanno portato in carcere per traffico sessuale, racket e sfruttamento della prostituzione e lo stanno mettendo a rischio di una condanna ad almeno 15 anni di carcere o addirittura all’ergastolo.

Torbido, il suo legame con Bieber narrato da Suge Knight: “Appena avrai compiuto 16 anni ti farò guidare questa Ferrari, quando ne avrai 18 ti darò la villa”, avrebbe promesso Puff Daddy allla giovanissima promessa della musica in alcuni video. “Quello che faremo non dovrà mai uscire. È il sogno di ogni quindicenne”, avrebbe aggiunto.

Quella relativa a Bieber non è la prima accusa lanciata dall’ex produttore, che aveva narrato di “White Parties” di Puff Daddy cui partecipavano “politici, principi, perfino alcuni preti”. In un podcast, Knitght aveva aspramente chiamato a parlare chiunque nel corso degli anni sia venuto al corrente dele malefatte del rapper: “Non mi interessa se è Rick Ross, non mi interessa se è Jay Z, non mi interessa se è Snoop Dogg. Nessuno si fa avanti”.


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