Roma: strade bucate, appalti pure
Roma: strade bucate, appalti pure – Cronache settimanali dai disagi verso il Giubileo 2025
Come si direbbe a Roma, “nun se famo manca’ niente”. Perché oltre ai lavori, ai cantieri, ai cestini nuovi, ai monumenti incartati, alla metro aperta a intermittenza, ora ci si mette pure una bella inchiesta della Guardia di Finanza, che in settimana ha passato in rassegna ben più di un ufficio del Campidoglio. L’indagine, condotta dalla Procura di Roma, riguarda sospetti di corruzione, turbativa d’asta e frode nelle forniture pubbliche in merito ad appalti per il rifacimento del manto stradale. E che c’entra il Giubileo? C’entra, perché potrebbero essere stati coinvolti anche i fondi stanziati per gli interventi in vista dell’Anno Santo. Tra gli indagati, difatti, ci sono diversi funzionari del Comune di Roma anche se il fulcro dell’indagine ruota intorno a Mirko Pellegrini, imprenditore accusato di aver orchestrato un giro di tangenti del valore di circa 100 milioni di euro. Per questo trambusto il sindaco Gualtieri ha ordinato un’indagine approfondita su tutti i lavori eseguiti dalle ditte sotto indagine: “Ho disposto una verifica su ogni intervento effettuato dalle aziende coinvolte nell’indagine”, ha detto, facendo sapere anche che al momento non risultano coinvolti interventi legati direttamente al Giubileo. Lo avete già letto sulle nostre pagine nei giorni scorsi e, in quello che non sarà proprio un breve periodo, lo diranno le indagini della procura se e quali fondi siano stati “utilizzati”. Tuttavia, quello che adesso riguarda più direttamente il Comune è la condizione delle strade che sono state oggetto di quei lavori messi sotto la lente della Guardia di Finanza. Perché gli accertamenti hanno portato alla luce gravi irregolarità: bitume diluito, strati di cemento mancanti e collaudi approvati senza i dovuti requisiti. Il rischio concreto è che molte delle strade riasfaltate non siano sicure, tra queste sembrerebbero esserci quelle di Largo De Bosis, nei pressi dello Stadio Olimpico, via della Magliana, e viale della Serenissima, ma anche quelle in via di Marco Simone e un tratto della banchina destra del Tevere. Anche se direttamente il Giubileo non c’entrasse nulla, pellegrini e cittadini queste strade dovranno percorrerle. Servirà, a questo punto, ben più di un sopralluogo del primo cittadino con caschetto e pettorina. Serviranno controlli strutturali e di sicurezza per capire se quei tratti di strada sui cui passano ogni giorno migliaia e migliaia di persone siano degni di essere chiamati tali.
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