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In Olanda e Norvegia sospesa l’area Schengen

di Angelo Vitale -


Per sei mesi scatterà la stretta dell’Olanda alle frontiere per gli immigrati, sospendendo l’area Schengen. Ma per l’Europa la reintroduzione dei controlli alle frontiere interne nella zona Schengen deve essere adottata in maniera “eccezionale” ed essere “strettamente limitata nel tempo”. Lo ha spiegato la portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper durante il briefing con la stampa a Bruxelles, in seguito alla decisione del governo olandese di reintrodurre controlli più stringenti dal 9 dicembre prossimo all’8 giugno 2025 allo scopo di “affrontare in modo concreto la migrazione irregolare e il traffico di migranti”.

Questo tipo di misura, spiega Hipper, dovrebbe essere presa quando è “strettamente necessario” e in maniera “proporzionata” secondo i regolamenti europei. L’idea alla base è ricorrere ai controlli interni “come ultima risorsa o in caso di grave minaccia all’ordine pubblico o alla sicurezza interna”.

Ad ogni modo, serve garantire che tutti i controlli abbiano un “impatto negativo minimo”: di norma, ricorda la portavoce, devono essere previste misure alternative. Da parte sua, la Commissione “valuterà la notifica” del governo olandese e “rimarrà in stretto contatto con le autorità”, conclude Hipper.

Una stretta che non si conclude in Europa con la decisione dei Paesi Bassi. Negli ultimi mesi sempre più Paesi stanno decidendo di adottare la sospensione temporanea del patto di libera circolazione interna all’Unione europea. La Germania ha infatti posto barriere ai confini fin dall’inizio di settembre, nella circostanza del susseguirsi di attacchi terroristici nelle città nel corso dell’estate.

Uguale decisione era stata presa in Francia all’atto dell’intensificarsi dei monitoraggi e dei controlli durante lo svolgimento delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi a Parigi. Uno stop, reso noto formalmente alla Commissione Ue, che peraltro non è ancora stato revocato. Pure il nostro Paese ha intensificato i controlli dei passaggi alla frontiera con la Slovenia.

E ancora, la Norvegia (che non è Paese Ue), insieme con Svizzera e Islanda ha fatto sapere che sempre con una motivazione di prevenzione e difesa dal terrorismo saranno adottate limitazioni dei movimenti alle frontiere fino alla fine di questo mese.


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