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Brunello di Carpineto Wine Destination: un paradiso di vino

di Nicola Santini -


È una wine destination quella della seconda settimana di novembre. E non poteva che essere così visto che l’occasione per il viaggio nel cuore vitato della Toscana è l’anteprima mondiale di un vino icona assoluta, il Brunello di Montalcino. Il principe dei rossi.
Benvenuto Brunello 2024, con 5 giorni di degustazioni dell’annata 2020 e 500 etichette nel calice, non richiama però solo gli addetti ai lavori.
Per i wine lovers per la prima volta infatti dal 13 al 16 novembre si spalancano i cancelli di una delle tenute più suggestive, immersa nel verde ma con una vista che spazia a 360 gradi.
La tenuta del Brunello di Carpineto delle due famiglie di produttori, Sacchet e Zaccheo: Forteto del Drago, il toponimo in ricordo di un drago che nel medioevo albergava nella fitta macchia mediterranea che circonda i boschi di lecci e querce.
Il privilegio di essere tra le tenute più alte, oltre i 500 mt, regala un panorama che spazia dal centro storico di Montalcino (a soli 4 km), del quale s’inquadra l’intero perimetro della cinta muraria, alla Val d’Arbia, dove all’antica Cassia si unisce la via Francigena, e nelle giornate limpide fino a Siena. Alzando lo sguardo poi, oltre la prima linea di colline ad est, si possono scorgere le colline del Chianti Classico sopra Siena.
E’ una wine boutique che appare come un piccolo borgo con antichi casali in pietra bordati di fiori e circondati da querce secolari, uliveti, prati, ma soprattutto filari perfetti come un giardino dipinto piantati a sangiovese grosso.
Le vigne più alte, in posizione privilegiata, fresca e arieggiata, sono a 502 mt, da qui il nome Vigneto Paradiso. Arrivare a piedi salendo lungo il viale alberato è un’esperienza da fare, magari accompagnati dalla esperta sommelier responsabile proprio dell’ospitalità.
Prima di ridiscendere verso l’antico borghetto merita una sosta la piccola piazzola panoramica con l’amaca tra le querce, un’oasi di pace.
E’ giunto il momento della full immersion tra botti e bottiglie, ci si sposta quindi nella cantina scavata nella pietra con soffitti a volte in mattoncini e pietra, tra grandi tini in legno dove riposa il vino “atto a divenire” e quello da affinare.
Il profumo è inebriante, presagio di un tripudio del gusto che si celebrerà tra poco.
A questo punto è giunta l’ora di cominciare a degustare, ci si accomoda nel porticato con vista sui vigneti o all’interno, a seconda della stagione. Davanti e nel calice passano alcuni capolavori enoici firmati dalla giovane enologa e produttrice Caterina Sacchet.
Il Brunello di Montalcino Riserva 2018 è tra i 6 “Best in Show” italiani ai “Decanter Wine Awards” 2024, cioè il meglio del vino prodotto in Italia secondo la più prestigiosa competizione vinicola del Regno Unito e tra le più importanti al mondo, firmata dal magazine “Decanter”. Carpineto nella stessa competizione conquista anche la medaglia di platino con il Brunello di Montalcino 2019.
Il Brunello di Montalcino Riserva 2018 e il Brunello di Montalcino DOCG 2019 hanno anche appena conquistato le tre stelle oro della Guida Oro Veronelli 2025. Eccezionalmente i visitatori che hanno raggiunto la tenuta potranno vivere anche l’esperienza dell’anteprima con l’assaggio delle nuove annate non ancora sul mercato fino a gennaio.
Chi vuole fare shopping e portare a casa il ricordo di una così splendida giornata e le bottiglie per le prossime feste, invece approfitti del fatto che eccezionalmente in questa occasione sarà aperto anche un Temporary Shop per acquistare Rosso di Montalcino DOC 2022, Brunello di Montalcino DOCG 2019, Brunello di Montalcino DOCG Riserva 2018.


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