Editoriale

Giorgia, la donna della provvidenza

di Adolfo Spezzaferro -


Scurati ha fatto solo più notizia perché è pompato a dovere dalla sinistra, vince i premi e dai suoi libri traggono pure le serie del momento con gli attori del momento, ma il fascismo e la figura di Benito Mussolini non passano mai di moda. Da decenni. Quindi mentre esce l’ennesimo volume di Bruno Vespa, stavolta sull’idillio tra il Duce e Adolf Hitler, suo più grande estimatore (tanto da arrivare a perdere la guerra per andare in suo aiuto), si fa un gran parlare anche dell’ultimo libro di Giordano Bruno Guerri, intitolato semplicemente “Benito”, Come gli italiani chiamavano Mussolini durante il Ventennio. È proprio questa la tesi sostenuta da GBG, che si è ritagliato un suo spazio di autorevolezza in campo dannunziano, non solo come mente dietro il rilancio pop del Vittoriale degli italiani. Gli italiani – sostiene l’autore – erano mussoliniani, non fascisti, perché in lui si volevano identificare, in un superuomo che chiamavano familiarmente Benito – e ancora di più occorre sapere che in Italia i fascisti furono pochissimi, neanche Mussolini lo era. Una tesi strampalata che per di più appare poco rispettosa del fatto che nella guerra civile scoppiata dopo l’8 settembre i mussoliniani morivano dichiarandosi fieramente fascisti (e patrioti). E i partigiani antifascisti, non antimussoliniani, sia chiaro. GBG è convinto che il Ventennio fu la dittatura assoluta di un uomo che, dopo avere creato un sistema, lo disattendeva, improvvisava, riportava tutto a sé. Ecco perché, asserisce convinto l’autore, oggi giorno, prima di dichiararsi antifascisti, sarebbe bene dichiararsi antimussoliniani, visto che grande parte del nostro popolo avrebbe continuato a sperare in un capo salvifico, in uomo solo al comando: Craxi, Berlusconi, in misura minore Renzi, in misura molto minore Grillo, fino a Draghi. Qualcuno insomma che si faccia carico di tutto, e che tutto risolva. E se tutto va bene, è merito degli italiani tutti Se invece finisce male, è responsabilità del singolo “uomo della provvidenza”. Per fortuna che – è proprio il caso di dirlo – Giorgia Meloni abbia rovinato i piani di GBG e spezzato questa catena di capi supremi speranza del popolo italico. Infatti lei è donna.


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