Attualità

La svolta dell’omicidio Vassallo: in carcere un colonnello dei Cc. Pressing sul Viminale per un’indagine sul Comune di Pollica

di Giorgio Brescia -

Il colonnello Fabio Cagnazzo


C’è una clamorosa svolta per l’omicidio del sindaco pescatore di Pollica, Angelo Vassallo: 4 arresti, ci sono due carabinieri, di cui uno è un colonnello dell’Arma. Su delega della Procura della Repubblica di Salerno, il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri di Roma ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone, alle quali è contestato il concorso nell’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010. I carabinieri del Ros hanno arrestato Giuseppe Cipriano, Fabio Cagnazzo, Lazzaro Cioffi e il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso.

Dopo 14 anni arriva ad uno snodo importante la vicenda originata dal barbaro omicidio di Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010. Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare – indaga a Salerno il pubblico ministero Marco Colamonici coordinato dal procuratore capo Giuseppe Borrelli – ci sono infatti il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo e l’imprenditore Giuseppe Cipriano, due degli indagati sottoposti a perquisizione più di due anni fa, il 28 luglio 2022, con le accuse a loro carico di concorso in omicidio con l’aggravante camorristica. Quel decreto permise di apprendere la gravità di quell’accusa rivolta all’alto ufficiale dell’Arma, delineando uno scenario in cui il movente dell’omicidio fosse da ricercare – come spesso e fin da subito si disse nell’immediatezza dell’omicidio – che il sindaco pescatore fosse riuscito ad accertare l’esistenza di un traffico di stupefacenti che gravitava nell’area del porto di Acciaroli. Un sistema criminale gestito da esponenti di clan locali che operavano indisturbati perché favoriti da militari dell’Arma infedeli. L’omicidio servì a tappargli la bocca, perché Vassallo aveva confidato in paese di essere pronto a denunciare questi fatti alla magistratura di Vallo della Lucania. Gli spari che posero fine alla sua vita arrivarono il giorno prima di un incontro che aveva chiesto ad un ufficiale della compagnia carabinieri di Agropoli.

Il colonnello Cagnazzo, originario di Aversa in provincia di Caserta – da tempo nel mirino di giornali e trasmissioni tv che avevano trattato la vicenda -, è il figlio di Domenico, generale dell’Arma che tra le sue tante operazioni condusse con altri colleghi quella che portò all’arresto per camorra di Enzo Tortora nel 1983, poi scarcerato e assolto con formula piena quattro anni dopo.

Le accuse. Aveva scoperto un giro di droga che passava per il porto di Acciaroli il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, e avrebbe denunciato di lì a poche ore i fatti ai carabinieri della compagnia di Agropoli. È questa l’accusa mossa dalla Direzione distrettuale Antimafia di Salerno nei confronti di 4 persone, finite in carcere questa mattina con le accuse omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalle finalità mafiose. In cella è finito anche il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, insieme ad un appuntato, Lazzaro Cioffi, già detenuto per altre vicende legate al traffico di droga nel Parco Verde di Caivano e condannato in appello a 10 anni di reclusione. Gli altri due arrestati sono l’imprenditore Giuseppe Cipriano, titolare di un cinema a Scafati, e Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia che proprio nella cittadina salernitana gestiva alcuni business illegali per conto del clan Ridosso-Loreto. Queste accuse erano già emerse lo scorso 28 luglio nel corso delle perquisizioni eseguite dai carabinieri del Ros di Roma.

Le reazioni. “Dopo 14 anni arriva la conclusione di una tragedia che avevamo annunciato da tempo. Ringraziamo il procuratore Giuseppe Borrelli che ha creduto in questa pista. Ora vogliamo sapere chi ha depistato le indagini e perché lo ha fatto”. A parlare è Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo.

“Dopo 14 anni ci siamo rotti le scatole – ha ribadito Dario Vassallo – vogliamo sapere perché sono state depistate le indagini. E c’è un tema importante. Accanto a un omicidio di un sindaco si scombussola tutto il territorio. Di recente il senatore Gianluca Cantalamessa ha presentato un’interrogazione al ministro Piantedosi ed ha chiesto un’ispezione al Comune di Pollica. Oggi, noi come Fondazione Vassallo chiediamo di accelerare questo iter e di mandare finalmente gli ispettori del ministero presso il comune di Pollica”.


Torna alle notizie in home