Attualità

Bombe e kalashnikov contro un portavalori: un colpo in Puglia

di Dave Hill Cirio -

il luogo della rapina (foto Uiltucs Puglia)


Una cinquantina di colpi di kalashnikov sparati contro il furgone portavalori, due bombe fatte esplodere sotto l’automezzo per obbligare i tre vigilantes ancora all’interno ad aprire il portellone dietro il quale era posizionata la cassaforte con circa un milione di euro che le guardie giurate trasportavano da Bari ad Altamura, sulla statale 96 all’altezza di Toritto, per consegnarlo ad un istituto di credito. Questo l’assalto portato a termine, con i malviventi organizzati con un equipaggiamento e modalità da assetto di guerra – il remake di tanti analoghi colpi in tutta Italia -, da una banda di almeno di dieci persone entrate in azione stamattina intorno alle 7.00 in Puglia per bloccare l’automezzo, mentre venivano dati alle fiamme tre autoveicoli e un altro furgone per evitare l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine, sono intervenuti i vigili del fuoco con tre squadre per domare le fiamme (cinque in tutto alla fine i veicoli incendiati, tra cui lo stesso furgone portavalori. Lievemente ferite le tre guardie giurate prese di mira.

“Questa mattina abbiamo assistito all’ennesima tragedia mancata per poco, un assalto a un furgone portavalori realizzato addirittura con l’esplosione di due bombe mentre l’ equipaggio era all’interno – afferma Marco Dell’Anna, segretario Uiltucs Puglia – Solo per una fortunata coincidenza le guardie giurate coinvolte non hanno perso la vita”. “E’ l’ennesimo segnale – prosegue Dell’Anna – di un livello di criminalità violenta e disposta anche a far vittime pur di realizzare queste rapine. Siamo stanchi di dover registrare periodicamente questi assalti senza avere alcuna risposta dalle istituzioni che pure puntualmente coinvolgiamo”. “Abbiamo chiesto più volte alla Prefettura di Bari di essere convocati per esporre le nostre ragioni e condividere misure ed interventi atti a garantire maggiore sicurezza. Qui non siamo più da tempo di fronte ad un rischio fisiologico all’attività svolta, ma ci scontriamo con un livello di criminalità organizzata e preparata a vera e propria guerriglia urbana e paramilitare. Nelle prossime ore annunceremo un sit-in di protesta nei pressi della prefettura, la tutela della sicurezza e dell’ incolumità di questi lavoratori deve rappresentare una priorità per il territorio e tutte le istituzioni”.


Torna alle notizie in home