Blog

Innovazione e popolazione: serve una terapia di coppia?

Paolo Licata analizza il rapporto tra innovazione e cultura, esplorando come l'evoluzione tecnologica influenzi la società e le imprese.

di Valerio Savaiano -


Paolo Licata analizza il rapporto tra innovazione e cultura, esplorando come l’evoluzione tecnologica influenzi la società e le imprese.

Kurt Vonnegut Jr. diceva: “Un difetto del carattere umano è che tutti vogliono costruire e nessuno vuole fare manutenzione.”

Negli ultimi anni, il termine innovazione è diventato un mantra nel linguaggio di imprenditori, manager e politici. Oggi, ci troviamo di fronte a un paradosso: l’innovazione sta avanzando a un ritmo sostenuto, ma spesso supera la capacità di adattamento della cultura e delle persone coinvolte.

L’innovazione guida le persone? O le persone guidano l’innovazione?

Cos’è l’innovazione?

L’innovazione non è solo tecnologia; è un concetto complesso che coinvolge cultura, persone e processi. Secondo la Harvard Business Review, l’innovazione può essere definita come la creazione di valore attraverso l’implementazione di idee nuove o migliorate.

Questa definizione si espande ulteriormente con il concetto di Open Innovation (Innovazione aperta), che incoraggia la collaborazione tra aziende, startup e università per sviluppare soluzioni innovative. Come afferma il MIT Sloan Management Review, l’innovazione è la combinazione di cultura e tecnologia, dove una mentalità aperta e una cultura dell’innovazione sono fondamentali per il successo.

Esempi di innovazione e resistenza all’innovazione

Rivediamo alcuni esempi noti di innovazione come Tesla. L’azienda di Elon Musk ha rivoluzionato l’industria automobilistica con le sue auto elettriche, non solo per le prestazioni, ma anche per l’intero ecosistema di energia sostenibile che ha creato. Non solo tecnologia, ma anche brand e promozione: Tesla ha trasformato la percezione delle auto elettriche da opzioni di nicchia a scelte desiderabili e di alta tecnologia, contribuendo a una maggiore consapevolezza ambientale.

Oppure Airbnb: questo servizio ha ridefinito il concetto di ospitalità e viaggi, permettendo a chiunque di affittare spazi in casa propria. Airbnb ha dimostrato come il potere della condivisione possa portare a un modello di business innovativo che ha sfidato l’industria alberghiera tradizionale, offrendo esperienze più autentiche e personalizzate ai viaggiatori.

Esempi di resistenza all’innovazione

E ricordiamo alcuni esempi di resistenza all’innovazione… Vi ricordate i videoregistratori e le videocassette a noleggio?

  • Blockbuster: Questa storica catena di videonoleggio non è riuscita ad adattarsi alla transizione verso lo streaming digitale. Invece di innovare e abbracciare le nuove tecnologie, Blockbuster ha mantenuto il suo modello di business tradizionale fino a quando non è stata superata da concorrenti come Netflix.
  • Kodak: Nonostante fosse pioniera nella fotografia, Kodak ha fallito nel riconoscere l’importanza della fotografia digitale. La sua riluttanza a evolversi ha portato a una rapida perdita di mercato e, infine, al declino dell’azienda, nonostante avesse le competenze per dominare in quel settore.

Il mercato come motore dell’innovazione

Possiamo affermare che il mercato funge da motore per l’innovazione, influenzando le opportunità e i trend emergenti. La domanda dei consumatori e le dinamiche competitive stimolano le aziende a sviluppare soluzioni innovative per rispondere alle esigenze del mercato. Questa interazione non solo determina quali tecnologie vengono adottate, ma definisce anche le direzioni future dell’innovazione stessa.

Le industrie che percepiscono il cambiamento vogliono intercettare i trend, e le aziende più ambiziose farsi riconoscere come leader di quel settore.

L’innovazione guida il mercato e la popolazione si adatta di conseguenza?

L’idea che la popolazione e la cultura si adattino automaticamente all’innovazione è più una generalizzazione che una realtà. Sebbene esistano settori in cui il progresso è accolto con entusiasmo e rapidità, come nel caso della Generative AI, altri ambiti, come il settore sanitario e la pubblica amministrazione, mostrano una resistenza significativa all’adozione di nuove tecnologie.

Esempio di adozione rapida: la Generative AI

Prendiamo ad esempio la Generative AI. Questa tecnologia ha trovato un’adozione rapida, con il 65% delle aziende europee che utilizza regolarmente strumenti basati su AI generativa nelle loro funzioni aziendali, secondo una ricerca di McKinsey. Le aziende stanno integrando queste soluzioni per migliorare l’efficienza operativa e l’innovazione, evidenziando un’esplosione di creatività e produttività.

Settori a velocità diverse

Non tutti i settori si muovono alla stessa velocità. Mentre l’industria tecnologica, come quella delle telecomunicazioni e del software, corre verso il futuro, altri ambiti, come il settore sanitario e la pubblica amministrazione, faticano a tenere il passo. Secondo un rapporto del World Economic Forum (2023), il 70% delle aziende ritiene che l’innovazione tecnologica stia avvenendo più rapidamente della loro capacità di adattarsi.

Il settore sanitario e la pubblica amministrazione

Nel settore sanitario, l’adozione di pratiche digitali è ancora lenta. Secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, solo il 30% degli ospedali a livello globale ha implementato sistemi elettronici per la gestione dei dati dei pazienti. Questo porta a inefficienze che non solo ostacolano l’assistenza, ma possono anche compromettere la sicurezza dei pazienti.

Allo stesso modo, la pubblica amministrazione spesso fatica a modernizzarsi. Un’indagine della Commissione Europea ha rivelato che solo il 34% delle amministrazioni pubbliche ha adottato servizi digitali completi. Questo divario non è solo una questione di tecnologia, ma riflette una cultura che può essere restia al cambiamento, spesso legata a pratiche consolidate e alla necessità di formazione per il personale.

La necessità di una “terapia di coppia”

Il divario tra innovazione, persone e cultura è causato da vari fattori interconnessi:

  1. Resistenza al Cambiamento
  2. Mancanza di Competenze
  3. Cultura Aziendale Inadeguata
  4. Differenze Settoriali
  5. Ciclo di Vita delle Innovazioni

Questi fattori creano un ambiente in cui l’innovazione progredisce rapidamente a livello tecnologico, ma la sua effettiva adozione da parte delle persone e delle culture aziendali resta indietro. Per affrontare questo divario, le organizzazioni devono investire nella formazione, promuovere una cultura aperta all’innovazione e considerare le specificità dei loro settori.

Serve una terapia di coppia. Gli startupper direbbero che si tratta di un “rollercoaster di emozioni”.

Da una parte abbiamo Elon Musk che dice: “La maggior parte delle persone non si rende conto di quanto sia veloce il progresso.” Questa visione sottolinea l’urgenza di prepararsi per il cambiamento, prima che diventi obsoleto.

Dall’altra parte, Marci Shimoff, autrice bestseller del New York Times, ha affermato: “Per fare progressi più rapidi, non è necessario compiere salti enormi. È sufficiente fare piccoli passi—e continuare a farli.”

Il ruolo degli intermediari nel favorire il cambiamento

La terapia di coppia al giorno d’oggi si traduce in un intermediario come acceleratori di imprese e innovation manager. L’unione di una forte competenza tecnica con l’empatia di entrare nelle realtà, private e pubbliche, è essenziale per questa “terapia di coppia.” Identificando i problemi reali delle persone e delle aziende, o della pubblica amministrazione, e coinvolgendoli in una roadmap a medio-lungo termine, si può connetterli a opportunità, trend e a un allineamento tecnologico.

Vogliamo un’Italia competitiva nella manutenzione per permettere l’innovazione.

Oggi non possiamo limitarci a guardare solo avanti; è fondamentale anche riflettere sul passato e svolgere la giusta manutenzione per garantire un progresso significativo. La crescente attenzione verso il mercato ESG (Environmental, Social, and Governance evidenzia come le aziende che investono in pratiche sostenibili e responsabilità sociale non solo migliorano la loro immagine, ma ottengono anche vantaggi competitivi. Tuttavia, per sfruttare appieno queste opportunità, è necessario fare “manutenzione” dei processi esistenti, affinché possano supportare l’innovazione.

L’innovazione aperta si rivela una strategia vincente in questo contesto. Essa non solo favorisce la collaborazione tra startup e aziende consolidate, ma stimola anche un dialogo costruttivo. Gli innovatori devono essere concreti e realistici, mentre le aziende tradizionali devono impegnarsi a superare le barriere e ad investire fiducia nei nuovi progetti. Collegando la crescita del mercato ESG con la manutenzione, possiamo vedere che investire in pratiche sostenibili richiede un adeguamento e un miglioramento continui dei processi interni, garantendo che le aziende siano pronte ad affrontare le sfide future. Creando un ecosistema in cui le idee innovative possano prosperare, possiamo contribuire a
una crescita sostenibile e a una competitività globale, promuovendo un dialogo attivo tra
l’attività locale, la comunità e le grandi aziende.


Altro da “Business Survivors”:


Torna alle notizie in home