Dossieraggi, furia Renzi: “Così si distruggono le persone”
Hacker, spie e dossieraggi: l’Italia dorme e Matteo Renzi bacchetta tutti: “Non è solo una questione di privacy, così si distrugge l’identità delle persone”. Intervistato a Mattino 5, il leader di Italia Viva coglie l’occasione di commentare la vicenda milanese – solo l’ultima di una serie di inchieste sullo sfondo dell’acquisizione illegale di dati sensibili – per togliersi (anche) qualche sassolino dalle scarpe: “Da un lato mi verrebbe voglia di prenderla con ironia, io sono l’unico italiano che per guardare i soldi che ha in banca non va nell’istituto di credito ma va in edicola, il Fatto Quotidiano ha pubblicato il mio estratto conto”. L’ex premier però è serissimo su questi argomenti: “E’ una cosa folle, però è anche una cosa molto più seria, io ho sofferto tanto, ho patito e la mia famiglia ha patito tanto, ma tutto sommato io posso difendermi, posso andare in televisione e dire a chi ha invaso la mia privacy e pagheranno tutti i soldi fino all’ultimo centesimo”. Renzi aggiunge: “Ma io penso a un cittadino normale, se tu entri dentro un telefonino in modo illegale non stai semplicemente violando la privacy, stai distruggendo l’identità di una persona”. E quindi ha continuato: “Dico basta polemiche destra e sinistra, destra e sinistra lavorino insieme, facciamo un atto per il quale si mette un argine, è semplice, se lei entra nel mio telefonino io so chi è lei, posso arrivare a prenderla, bene lei deve pagare, dall’altro lato siccome diamo un sacco di soldi a tanta gente per non far niente nelle varie agenzie istituzionali, diciamo che chi deve controllare ci deve spiegare cosa ha fatto fino ad oggi, perché se si sono fatti una dormita collettiva è inaccettabile”. Insomma, per Renzi è giunto il momento di una “tregua” tra gli schieramenti in nome della lotta ai dossieraggi.
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