LA GHIGLIOTTINA – Paura di brogli? Negli Usa c’è chi brucia i voti inviati per posta
Negli Stati Uniti è psicosi da brogli elettorali. A una settimana all’Election Day in numerosi stati si registrano casi di vandalismo per boicottare il voto per posta. Nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 ottobre, ignoti hanno dato fuoco a centinaia di schede elettorali contenute in cassette per la raccolta del voto per corrispondenza, uno dei metodi di voto più diffusi negli States. È accaduto a Portland, in Oregon, e a Vancouver, Washington. Le autorità locali stanno ancora investigando aiutati dall’Fbi. Le schede elettorali sono contrassegnate individualmente attraverso “identificatori unici presenti sulle buste”. Questo permetterà, per quelle non completamente distrutte dalle fiamme, di inviare all’elettore una scheda sostitutiva per non privarlo del suo diritto di voto (della serie: ritenta e sarai più fortunato, ma vota ben stavolta). Le urne sono già state sostituite, e dotate di un sistema anti-incendio interno. Ma il problema sembra diventare mano a mano più diffuso, già la scorsa settimana un tizio a Phoenix ha dato fuoco a una cassetta elettorale. A vedere le le reazioni social di tripudio per questi atti vandalici, sembra molto diffusa la sfiducia nel voto per corrispondenza. Insomma, i complottisti che pensano che i voti per posta siano l’ideale per effettuare brogli potrebbero dare alle fiamme altre cassette.
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