Auto flop, Tovaglieri (Lega): “Ora rivediamo sanzioni e ban al 2035”
ISABELLA TOVAGLIERI, DEPUTATO AL PARLAMENTO UE
Così il green spinge l’Europa dell’auto sull’orlo del “suicidio economico”: la Lega è pronta a presentare un’interrogazione al Parlamento europeo per chiedere alla Commissione di soprassedere ai termini imposti sull’automotive. Il caso Volkswagen, che ha annunciato l’intenzione di chiudere almeno tre fabbriche in Germania e di procedere a tagli draconiani agli stipendi dei suoi lavoratori, preoccupa. Ma c’è anche il caso Stellantis che ha scelto di abbattere la produzione di auto termiche per non rischiare le sanzioni che l’Ue impone nel suo programma green verso l’auto elettrica e verso le emissioni zero. Una scelta che non sta pagando in termini economici, produttivi e di sviluppo e che, anzi, sta esigendo un conto salatissimo al sistema industriale del Vecchio Continente. Isabella Tovaglieri, europarlamentare Lega e membro della commissione Industria a Strasburgo, lancia l’appello alle forze politiche: “L’auto elettrica non decolla come si illudeva Bruxelles e ora a pagare il conto del delirio ideologico green sono le case automobilistiche, costrette a ridurre la produzione delle auto a motore endotermico per non incorrere in multe che potrebbero raggiungere complessivamente i 15 miliardi di euro sulla base del Regolamento 2019/631, che introduce dal 2025 nuovi limiti di emissioni per le autovetture e per i veicoli commerciali leggeri”.
Tovaglieri ha proseguito: “Dopo il caso Stellantis, che ha appena annunciato di voler tagliare considerevolmente la produzione di auto a combustione, è prevedibile che facciano lo stesso anche altre aziende dell’automotive, la maggior parte delle quali risulta fuori dai limiti prefissati e rischia pesanti sanzioni”. In pratica, secondo Tovaglieri, l’Europa è all’alba di un periodo tribolatissimo per la sua industria: “Alla luce di questa situazione che desta grande preoccupazione per il futuro industriale europeo, sono pronta a presentare un’interrogazione alla Commissione Ue per chiedere se, a fronte della stagnazione del mercato dell’auto elettrica, non ritenga opportuno riesaminare le sanzioni previste per i costruttori dal 2025 e se non sia il caso anticipare a prima del 2026 la revisione dello stop al motore endotermico imposto per il 2035”. L’appello dell’eurodeputata è bipartisan: “I cittadini europei e il mercato hanno già bocciato sonoramente questi target fuori dalla realtà, è ora che anche Bruxelles ne prenda atto prima che sia troppo tardi. Per questo motivo chiederò a tutti i deputati che hanno a cuore il futuro del comparto automotive italiano ed europeo, al di là degli schieramenti politici, di firmare questa interrogazione”.
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