Esteri

Georgia, Sogno georgiano vince elezioni, unione opposizioni sconfitta. Sondaggisti nel panico

di Ernesto Ferrante -


Il partito di governo della Georgia, il Sogno georgiano, ha vinto le elezioni legislative che lo vedevano contrapposto alla coalizione di opposizione filo-europea. Ad annunciarlo è stata questa mattina la Commissione elettorale di Tblisi.

La forza politica in buoni rapporti con la Russia ha ottenuto il 54,08% dei voti, contro il 37,58% della controversa aggregazione nata per scalzarla, secondo il conteggio effettuato in oltre il 99% delle circoscrizioni, ha dichiarato Giorgi Kalandarishvili, presidente della Commissione elettorale centrale, nel corso di una conferenza stampa.

“Come dimostrano i risultati resi pubblici dalla commissione elettorale centrale, Sogno Georgiano si è assicurato una solida maggioranza” nel nuovo Parlamento di Tiblisi, ha detto il suo segretario esecutivo, Mamuka Mdinaradze, rivendicando il successo alle legislative.

La “Carta georgiana” promossa lo scorso maggio dalla Presidente filo europea Salomé Zurabishvili con l’impegno assunto dai vari gruppi di autorizzarla a formare, in caso di vittoria, un governo tecnico, non è stata vincente. La minoranza ha condotto una campagna elettorale incentrata esclusivamente sull’esigenza di porre fine ai 12 anni di governo degli avversari per far ripartire il processo di avvicinamento del Paese all’Unione europea, congelato da Bruxelles a causa delle leggi varate in questi ultimi mesi, ritenute troppo in linea con i dettami di Mosca.

“La Georgia europea sta vincendo le elezioni con il 52 per cento dei voti malgrado il tentativo di falsificare le elezioni e senza ancora i voti della diaspora”, aveva annunciato poco prima del tonfo Salomé Zurabishvili in un tweet. “La Georgia ha dimostrato democrazia, europeismo e maturità. Sono orgogliosa e fiduciosa nel nostro futuro europeo”, aveva aggiunto la Presidente.

L’opposizione non riconosce il responso delle urne. Tina Bokuchava, leader del Movimento Nazionale Unito (MNU), parla di “risultati distorti di elezioni rubate”. Il leader del partito Akhali, altra componente del blocco, ha usato termini ancora più forti, come “usurpazione di potere” e “un golpe costituzionale”. Sondaggisti pro Bruxelles e pro Washington nel panico per il nuovo flop.

Il Premier ungherese Viktor Orban si è congratulato con il Premier georgiano uscente, Irakli Kobakhidze, che la scorsa primavera ha partecipato a Budapest alla Conferenza per l’azione politica conservatrice, e con il partito fondato da Bidzina Ivanishvili per la “travolgente vittoria”.


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