Attualità

Turetta a processo per l’omicidio di Giulia: Volevo ucciderla

di Giorgio Brescia -


Risposte incerte, sguardo basso, Filippo Turetta, imputato per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin con 75 coltellate per il quale rischia l’ergastolo, parla con frasi brevi, incespica, sembra confuso e tiene lontano lo sguardo dai banchi e dal pubblico: questo il racconto iniziale della prima udienza di un processo che è già mediatico come la tragica storia che lo ha preceduto. “Voglio raccontare tutto quello che è successo” dice davanti alla Corte d’Assise di Venezia spiegano che le sue diverse memorie scritte nascono dal “mettere per iscritto le cose che mi venivano in mente, alcune cose non me la sentivo di descriverle sul momento”.

C’è l’ammissione della premeditazione: “Ho pensato di toglierle la vita”. Filippo Turetta, imputato per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, risponde così al pm di Venezia Andrea Petroni che gli chiede se compilando la lista del 7 novembre (con gli strumenti per legarla e i coltelli, ndr) avesse già in mente il delitto. “Quella sera scrivendo quella lista ho ipotizzato questo piano, questa cosa, di stare un po’ insieme e di farle del male” dice dal banco degli imputati “Ero arrabbiato, avevo tanti pensieri, provavo un risentimento che avessimo ancora litigato, che fosse un bruttissimo periodo, che io volessi tornare insieme e così…non lo so…in un certo senso mi faceva piacere scrivere questa lista per sfogarmi, ipotizzare questa lista che mi tranquillizzava, pensare che le cose potessero cambiare” aggiunge l’imputato. “Era come se ancora non la dovessi definire, ma l’avevo buttata giù”.

Un’udienza ad alta tensione emotiva, davanti alla Corte presieduta dal giudice Stefano Manduzio, per il ventiduenne che in aula incrocia lo sguardo di Gino Cecchettin, padre della vittima. Assente, invece, la sorella di Giulia. “Oggi e lunedì 28 ottobre non sarò presente in aula. Non per disinteresse, ma per prendermi cura di me stessa”. Lo ha scritto su Instagram Elena Cecchettin. “Sono più di 11 mesi che continuo ad avere incubi – ha aggiunto -, 11 mesi che il mio sonno è inesistente o irrequieto. La mia salute mentale e soprattutto quella fisica ne hanno risentito. Ho perso il conto delle visite mediche che ho dovuto fare nell’ultimo anno”.


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