Cronaca

Appalti Pnrr e accoglienza: arrestato per corruzione sindaco di Ceccano

di Rita Cavallaro -


Gli appalti per il Pnrr e per la gestione dell’accoglienza migranti nel mirino dei magistrati europei. Ci sarebbe un giro di corruzione, del valore di 5 milioni di euro, legato ai fondi del Piano di ripresa e resilienza alla base dell’operazione che ieri ha portato ad arresti, sequestri e interdittive nella cittadina di Ceccano, nel Frusinate. Tra le dieci misure di custodia cautelare, emesse dal gip di Frosinone su richiesta dell’ufficio di Roma della Procura europea, ci sono i domiciliari per Roberto Caligiore, il sindaco della cittadina, passato ad Fdi dopo essere eletto, che a luglio dello scorso anno aveva denunciato pubblicamente di avere trovato sulla sua auto una microspia attraverso la quale qualcuno stava intercettando le sue conversazioni.

Il primo cittadino l’aveva consegnata alla Procura di Frosinone, ma nulla era emerso. Almeno fino a ieri mattina, quando è scattato il blitz nell’ambito dell’inchiesta denominata “The Good Lobby”, che coinvolge, oltre a Caligione, funzionari e professionisti tra Frosinone e Napoli. Sono infatti indagati anche due geometri comunali, tre ingegneri, due architetti, due commercialisti, un avvocato e due imprenditori. L’accusa è associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per l’aggiudicazione di appalti di lavori pubblici finanziati col Pnrr e per l’accoglienza dei migranti. Gli inquirenti ipotizzano un sistema di tangenti. Hanno scoperto che persone esterne all’amministrazione comunale avrebbero pilotato una serie di appalti importanti, con la complicità del sindaco e di funzionari che gestivano i fondi europei destinati alla realizzazione di opere pubbliche. Il tutto in cambio di mazzette, “riciclate” attraverso “un sistema di fatturazioni e bonifici verso aziende fittizie”, che è stato poi “monetizzato e consegnato a mano ai vertici dell’associazione”.

Gli appalti finanziati con fondi del Pnrr e con fondi europei per la gestione dell’accoglienza dei migranti, riguardano in particolare lavori di riqualificazione del centro storico, lavori di messa in sicurezza e riduzione del rischio sismico della scuola elementare di Borgo Berardi, quelli per il restauro del Castello dei Conti e pure quelli legati ai servizi di accoglienza integrata per richiedenti asilo e rifugiati. Si tratta di appalti affidati con procedura negoziata, senza pubblicazione del bando di gara. L’operazione di ieri è uno dei primi risultati in materia di corruzione legata ai fondi del Pnrr.


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